Idoneità all’immersione con enfisema polmonare

Rispondono il Dott. Pasquale Longobardi e il Dott. Paolo Della Torre

Laureati in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee all’Università G. d’Annunzio di Chieti.

medici subacquei Longobardi e Della Torre

Secondo la linea guida dell’European Diving Technology Committee (EDTC) che è applicata presso il Centro Iperbarico di Ravenna, in caso di malattia polmonare cronica ostruttiva i rischi sono:

  • la sovradistensione polmonare durante la risalita dalla immersione,
  • l’aumentata probabilità di sindrome da sommersione in caso di attacco di tosse durante immersione,
  • la ridotta riserva polmonare in caso di sforzo in immersione. Difatti nell’enfisema la superficie polmonare è ridotta per la distruzione degli alveoli.

La controindicazione è assoluta, per qualsiasi profondità, se ci fosse insufficienza polmonare anche moderata.

L’immersione è consentita solo se l’insufficienza respiratoria fosse lieve, cioè alla spirometria: FEV1 e FVC superiore al 70% e rapporto FEV1/VC superiore al 72% (per il Centro Iperbarico di Ravenna). In quest’ultimo caso l’idoneità all’attività subacquea è possibile con le seguenti restrizioni:

  • evitare l’immersione qualora sia previsto notevole impegno fisico (p.es. acque fredde, corrente intensa) o utilizzare un veicolo di propulsione subacquea (Dive Propulsion Vehicle, DPV o scooter subacqueo);
  • protezione termica con muta stagna e corpetto riscaldante.

La malattia respiratoria deve essere adeguatamente compensata dai farmaci (p.es. stimolanti beta adrenergici).

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Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo specializzati nella cura di patologie trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica e nel trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali (ferite difficili).