Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Osteomielite acuta al IV stadio: si può evitare l'amputazione?

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 27/ 11/ 2013

Anna Maria ci scrive in quanto una forma di osteomielite acuta, apparsa tre mesi fa, pare costringere il padre all'amputazione alla gamba sinistra.

Nel messaggio, chiede se sia possibile salvare l'arto:

Le scrivo per chiederle un parere riguardo un problema che affligge mio padre da circa 3 mesi.

Mio padre è stato ricoverato in data 12/07/2013 per frattura biossea gamba sinistra chiusa in paziente vasculopatico. Prima di essere operato di osteosintesi con placca e vite interframmentaria, ha eseguito un eco-doppler che ha confermato lo stato di vasculopatia cronica, senza però segni di lesioni acute in atto (né arteriose, né venose).

Dopo alcuni giorni dall'intervento chirurgico, in data 20/07/2013 si sono manifestati segni di sofferenza cutanea non gravi sulla ferita chirurgica per cui è stato dimesso, con prescrizione di tornare in ambulatorio per le opportune medicazioni ogni due giorni. In data 2/08/2013 presentava dolori e bruciori non spiegabili né con lo stato cutaneo della pelle (piccole zone necrotiche) né con la frattura. Ha quindi eseguito un nuovo eco-doppler che evidenziava la chiusura dello stent a livello dell'arteria femorale superficiale di sinistra, per cui è stato sottoposto a ricanalizzazione dell'arteria femorale superficiale di sinistra (7/08/2013).

Dopo un po' di tempo dolori e bruciori sono cessati, anche se lo stato necrotico cutaneo non mostrava alcun segno di miglioramento. Dal 12/08/2013 è stato medicato ogni 3 giorni.

In data 17/09/2013, a seguito di rialzo febbrile serotino, è stato ricoverato nuovamente per essere sottoposto dopo gli accertamenti e consulenza del chirurgo plastico, a rimozione della placca e a lembo di rotazione. Durante l'intervento, per la presenza di materiale colliquato e purulento nella zona retrotibiale, è stata effettuata la sola rimozione della placca e lavaggio abbondante con antibiotico e soluzione antibatterica e punti di sutura di accostamento.

Persistendo la secrezione (mio padre è stato medicato in sala operatoria e in sedazione ogni 2-3 giorni con abbondante lavaggio con antibiotico e soluzione antibatterica) gli è stata proposta la resezione urgente della tibia necrotica, l'applicazione di cemento antibiotato (per creare una camera biologica) e fissatore esterno.

Al momento continua a eseguire terapia antibiotica, camera iperbarica quotidiana e debridement della ferita chirurgica in sedazione. Cosa ci consiglia di fare? È ricoverato da quasi un mese, senza risultati. Lo abbiamo portato anche a fare una visita presso la sezione distaccata del Rizzoli a Bagheria e lì ci hanno consigliato l'amputazione immediata per rischio setticemia. All'ospedale in cui ci troviamo ora, invece, hanno proposto di trasferirlo immediatamente al Gaetano Pini per la resezione dell'osso e per proseguire con il trattamento alternativo lungo e incerto.

La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità. Spero che possa darci un parere al più presto possibile. Purtroppo ci hanno detto che non possiamo più permetterci di perdere tempo! Io vorrei fare di tutto per salvargli la gamba, ma neppure deve trattarsi di infliggergli un anno di sofferenza 

La ringrazio

 

Leggi qui sotto, nei commenti, la risposta della dott.ssa Rastelli e poi approfondisci sul tema delle patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica cliccando qui:

Vai alla sezione Ossigenoterapia Iperbarica

Condividi: