Cosa fare nel caso di un’infezione alla protesi?

Risponde l'équipe medica specializzata in fratture e traumi del Centro Iperbarico di Ravenna.

Specialisti fratture e traumi

Nei casi di un’infezione alla protesi (confermato da esame obiettivo positivo, presentazione clinica, rialzo degli indici di flogosi, imaging radiologico positivo) solitamente il percorso multi specialistico che viene impostato per il paziente è il seguente:

  • l’ortopedico valuta l’opzione chirurgica più indicata del caso. In particolare, il consulente ortopedico del Centro Iperbarico di Ravenna, esperto in infezioni dell’osso, valuterà la possibilità di limitare l’intervento chirurgico al lavaggio e pulizia, magari per via endoscopica, della protesi;
  • l’infettivologo prescrive la terapia antibiotica (o l’associazione) più efficace;
  • il medico iperbarico (dopo la revisione chirurgica della protesi e l’impostazione dell’adeguata terapia antibiotica da parte del infettivologo) prescrive il protocollo con ossigenoterapia iperbarica più indicato (solitamente 30 sedute a 2,5 bar con durata di 90 minuti a seduta, 5-6 giorni su 7);
  • l’infermiere e il medico del Centro Iperbarico di Ravenna valuteranno l’appropriatezza della terapia a pressione negativa con lavaggio costante o intermittente della lesione (dispositivo medicale che consente cicli automatizzati di lavaggio con soluzione fisiologica della protesi infetta e successiva aspirazione del liquido).

Rimozione e sostituzione della protesi

Purtroppo non esistono altre terapie che abbiano la pretesa di sostituire la chirurgia nel rimuovere l’infezione. Poiché i batteri che colonizzano la superficie della protesi con il passare del tempo sviluppano una barriera protettiva contro gli antibiotici che diventano sempre meno efficaci.

Infezione alla protesi e ossossigenoterapia iperbarica

L’ossigenoterapia iperbarica:

  1. facilita il successo della chirurgia riducendo l’infezione sia per l’azione diretta sui batteri che potenziando gli antibiotici
  2. permette di ridurre l’infiammazione e di conseguenza il dolore
  3. riduce la probabilità di insuccesso dell’intervento.

È una terapia non invasiva: si tratta di inalare dell’ossigeno puro in un ambiente dove l’area e compressa e portata ad una pressione superiore alla pressione atmosferica. A tali pressioni la quantità di Ossigeno trasportato ai tessuti può essere anche di 15 volte superiore al normale.

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Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo specializzati nella cura di patologie trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica e nel trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali (ferite difficili).