Come trattare le ferite che non guariscono?

Le lesioni con ritardo di guarigione vanno prese seriamente e trattate con tecniche apposite. Ne parliamo in questo articolo.

Risponde Klarida Hoxha

Coordinatore infermieristico centro Cura Ferite Difficili – Centro iperbarico Ravenna.

Medico esperto ferite difficili

 

È noto in letteratura che quando una lesione presenta le caratteristiche di ritardo di guarigione è necessario ricorrere a strumenti validi che possano portare la lesione verso la traiettoria di guarigione.

Una lesione cronica spesso è ricoperta dal biofilm, che non si vede a occhio nudo e per questo risulta anche difficilmente riconoscibile. Si tratta di una patina gelatinosa che isola la lesione sia dall’interno (impedendo al sangue di poter fornire i nutrienti necessari e l’ossigeno), sia dall’esterno (impedendo alle medicazioni di interagire con il fondo della lesione).

Presso il Centro Cura Ferite Difficili del Centro Iperbarico di Ravenna, la valutazione alla quarta settimana dalla presa in carico comprende il coinvolgimento del medico e dell’infermiere esperto in vulnologia, il monitoraggio fotografico e la misurazione dell’area della lesione. Se questa non rispecchia il miglioramento atteso, abbiamo a disposizione diverse tecniche.

 

Il percorso del Centro Iperbarico di Ravenna per le lesioni con ritardo di guarigione

Il primo passo fondamentale è la detersione e il debridement che presso il Centro Cura Ferite Difficili del Centro Iperbarico di Ravenna è possibile eseguire in diversi modi e con tecnologie consolidate e innovative.

Una di queste tecnologie è il Laser CO2 che ci permette di effettuare non solo la pulizia del fondo della lesione, ma anche la biostimolazione sia dei bordi, sia dell’osso, se fosse esposto. È una tecnica innovativa che viene effettuata in ambulatorio chirurgico previa una blanda sedazione in modo che il paziente non senta nessun tipo di dolore.

Il passo successivo è la stimolazione dei processi riparatori e questo può venire attraverso diverse tecniche:

L’ossigenoterapia iperbarica

Si tratta di una terapia sistemica basata sulla respirazione di ossigeno puro a una pressione atmosferica elevata. I suoi effetti benefici sono molteplici soprattutto in pazienti che presentano pluripatologie con ritardo di guarigione. È in grado di accelerare la guarigione attraverso i suoi effetti antinfiammatori, antibatterici e riparativi attraverso la neoangiogenesi (=produzione di nuovi vasi sanguigni).

La terapia a pressione negativa

Si tratta di un dispositivo composto da una medicazione impermeabile che si posiziona sulla lesione e viene collegata a una piccola pompa che aspira e crea un vuoto. Questo meccanismo permette di stimolare le cellule alla riparazione, di richiamare sangue e quindi tutti i nutrienti necessari, compreso l’ossigeno, che servono durante questo processo. Inoltre, in lesioni con essudato abbondante permette di rimuoverlo e di evitare tutte quelle complicanze che riguardano l’insorgenza delle infezioni.

La fotobioluminescenza con KLOX

Si tratta di una terapia che si basa sulla luce. Attraverso una lampada a luce led e un gel composto da perossido di urea e cromofori che viene spalmato sulla lesione, è possibile stimolare diversi processi (antinfiammatorio, antibatterico e riparativo). È una terapia semplice e indolore che si esegue in ambulatorio.

La neurostimolazione con FREMS

Si tratta dell’applicazione di elettrodi sull’arto interessato e attorno alla lesione, che stimola la microcircolazione e la produzione di fattori di crescita. Inoltre, è particolarmente efficace in presenza di neuropatie periferiche causate da farmaci e diabete.

Il nostro personale sanitario è altamente formato per riconoscere e identificare una lesione di difficile guarigione e utilizzare tutte queste tecniche e terapie con la massima professionalità e competenza.

Plasma Ricco di Piastrine – PRP

Il PRP - Plasma Ricco di Piastrine è un concentrato di plasma sanguigno ricco di fattori di crescita. La sua caratteristica è quella di stimolare e facilitare la rigenerazione dei tessuti; il PRP infatti contiene circa da tre a sette volte il numero di piastrine presenti fisiologicamente nel nostro sangue. 

Al Centro Iperbarico di Ravenna il PRP è autologo, cioè si utilizza sangue prelevato dal paziente che si sottopone al trattamento; per questo motivo non vi è alcun tipo di reazione di rigetto o di allergia. 

Il preparato che viene lavorato al Centro Iperbarico di Ravenna è prodotto con procedure che ne garantiscono la sterilità e il tutto avviene in totale sicurezza.

Per ottenere il PRP utilizziamo kit sterili e certificati per questo utilizzo, in modo tale che il sangue non possa venire a contatto con l’ambiente esterno, senza quindi alcun rischio di contaminazione.

Con la nostra metodica riusciamo a ottenere una concentrazione di piastrine fino a 1.500.000 su mm3, ben le cinque volte in più rispetto ai parametri minimi indicati dal Ministero della Salute.

Al Centro utilizziamo il PRP in:

  • campo ortopedico per velocizzare e ottimizzare il processo di saldatura di fratture difficili, per le lesioni tendinee, per il trattamento di patologie osteo-articolari e per eseguire infiltrazioni intra articolari; 
  • campo vulnologico per il trattamento delle ulcere cutanee croniche e il trattamento di necrobiosi lipoidea;
  • campo estetico e nella dermatologia plastica/estetica: si usa attraverso la biostimolazione cutanea per ringiovanire l’aspetto e ridare tonicità, turgore, compattezza e luminosità alla pelle nelle zone del viso e del corpo. È utile anche per ridurre le cicatrici acneiche e in campo tricologico per favorire la rigenerazione del capello - PRP dei capelli.

Ti trovi ad affrontare un problema di lesione con ritardo di guarigione? Il Centro Iperbarico di Ravenna è specializzato nella cura delle ferite difficili.

Prenota una visita compilando questo modulo o chiamando il numero 0544 500152.

 

 

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Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo specializzati nella cura di patologie trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica e nel trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali (ferite difficili).