Paralisi cerebrale infantile: è utile l'ossigeno iperbarico?

La Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI) segnala l’assenza di evidenze scientifiche nel trattamento con ossigeno iperbarico delle paralisi cerebrali infantili.

Data la premessa, comunque, presso il Centro iperbarico Ravenna sono stati trattati, con successo rispetto all’obiettivo condiviso con i genitori, una decina di giovani affetti da paralisi cerebrale infantile. Nel nostro programma, l’ossigenoterapia iperbarica è solo una parte (secondaria) di un approccio interdisciplinare che prevede come ruolo principale la riabilitazione.

Il razionale dell’ossigeno iperbarico nelle patologie cerebrali croniche è da chiarire, comunque si dovrebbe basare su:

  • un miglioramento del metabolismo energetico e del potenziale ossidoriduttivo nelle cellule nervose (che faciliterebbe l’elaborazione delle afferenze sensitive e motorie attivate dalla riabilitazione); una riduzione dei fenomeni di apoptosi (suicidio programmato delle cellule nervose sofferenti o non stimolate);
  • l’attivazione di cellule staminali (“baby neuroni”) attraverso la sintesi di monossido di azoto e, in definitiva, un potenziamento del cablaggio della rete neuronale.
Ribadiamo che il fascino di queste ipotesi non trova finora riscontro in studi scientifici eseguiti secondo le regole della medicina basata sulle prove di evidenza.