Radioterapia ed ulcere

Risponde Klarida Hoxha

Coordinatore infermieristico Centro Cura Ferite Difficili – Centro Iperbarico di Ravenna.

Medico esperto ferite difficili

Le ulcere da radiazioni sono ferite causate dagli effetti acuti o cronici delle radiazioni ionizzanti. La lesione può coinvolgere la pelle, i tessuti molli sottostanti e persino strutture profonde come le ossa.

Tipi di lesioni da radiazioni

I tipi di lesioni da radiazioni sono tre: acuti, subacuti e cronici.

Lesione acuta

Si riferisce all'esposizione alle radiazioni che spesso si verificano in caso di incidente in un ambiente industriale. Gli effetti sulla pelle e sui tessuti molli esposti sono come quelli di un'ustione termica, con alterazioni e distruzione delle cellule basali dell'epidermide, sebbene questi effetti siano più lenti e progressivi di quelli dovuti alle ustioni termiche. L’eritema può essere ricorrente. Insieme all'eritema, il paziente ha dolore, edema, prurito ed eventuale desquamazione della pelle. Questa desquamazione può progredire nella necrosi dei tessuti molli e nell'endarterite obliterante. Anche l'infezione sovrapposta può complicare il decorso clinico.

Lesione subacuta

Differisce dalla forma acuta in quanto è causata da esposizioni ricorrenti alle radiazioni nel tempo, come nel caso della radiazione terapeutica. Questo tipo di radiazione tende ad essere di energia inferiore a quella osservata in esposizioni professionali o ambientali. Provoca anche eritema cutaneo ed edema, ma l'eritema tende ad essere transitorio e la necrosi di solito è assente. Altri effetti caratteristici dopo molteplici trattamenti con radiazioni sono l'iperpigmentazione e un indurimento dei tessuti molli. In termini di effetti vascolari, gli studi hanno dimostrato i seguenti cambiamenti nei vasi irradiati: diminuzione della muscolatura liscia, aumento dei livelli di collagene con fibrosi e ispessimento delle pareti, degenerazione ialina e rottura della lamina elastica, deiscenza delle cellule endoteliali e necrosi fibrinoide e microtrombi nella lumina, che portano a un’inefficace erogazione di ossigeno, di altri nutrienti vitali e una minor efficacia dell’azione antibiotica.

Lesione cronica

Derivano in genere da esposizioni professionali ripetute e a lungo termine. Tali lesioni sono simili a quelle sopra riportate ma tendono ad essere più pronunciate. Questo è particolarmente vero per il danno vascolare. La fibrosi e la trombosi progrediscono verso un'endarterite obliterante e la conseguente ischemia.

L'efficacia dell'Ossigenoterapia Iperbarica

Data la natura progressiva del danno da radiazioni, un'ulcerazione dei tessuti molli può svilupparsi in un qualsiasi momento dopo l'esposizione alle radiazioni.

Considerando il tessuto danneggiato, le lesioni da radioterapia trovano beneficio quando trattate con l’Ossigenoterapia Iperbarica (OTI), sia per il trattamento stesso che per una eventuale ricostruzione chirurgica successiva dal trattamento con l’OTI.

Nel 1994, la prima Conferenza di Consenso Europea sulla Medicina Iperbarica (European Committee for Hyperbaric Medicine-ECHM), ha stabilito che l’Ossigenoterapia Iperbarica (OTI) è fortemente raccomandata nelle radionecrosi dei tessuti molli, fatta eccezione per le enteriti da raggi dove l’uso dell’OTI è opzionale.

Ti trovi ad affrontare un problema di lesioni da radiazioni? Il Centro Iperbarico di Ravenna è specializzato nella cura delle ferite difficili.

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Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo specializzati nella cura di patologie trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica e nel trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali (ferite difficili).