Rispondono il Dott. Pasquale Longobardi e il Dott. Paolo Della Torre
Laureati in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee all’Università G. d’Annunzio di Chieti.
L’attività subacquea correttamente praticata comporta benefici senza nessun danno. Comportamenti errati del subacqueo possono generare danni (come per qualsiasi altra attività). Ecco gli errori che possono essere pericolosi:
In discesa, la mancata compensazione dell’orecchio medio o dei seni paranasali può causare un barotrauma con dolore, sordità, vertigini.
L’immersione a profondità superiore ai trenta metri respirando aria (e non miscele contenti elio) comporta la narcosi da gas inerte o da profondità con pericolo di vita.
La respirazione di miscele arricchite in ossigeno a profondità superiore a quelle per le quali sono previste, comporta il rischio di convulsione e altri disturbi della tossicità da ossigeno.
In risalita, il mancato rispetto delle procedure, può provocare la patologia da decompressione. C’è il rischio, raro, di danno procutato da animali marini o di intrappolamento (grotta, relitto, rete).
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Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo specializzati nella cura di patologie trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica e nel trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali (ferite difficili).