Quali sono le situazioni che richiedono ulteriori accertamenti medici in caso di immersioni?

Rispondono il Dott. Pasquale Longobardi e il Dott. Paolo Della Torre

Laureati in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee all’Università G. d’Annunzio di Chieti.

medici subacquei Longobardi e Della Torre

Analizziamo le patologie per le quali l’immersione è possibile previa valutazione del medico subacqueo e l’adozione di precauzioni (controindicazione relativa). Raccomandiamo la valutazione presso il Centro Iperbarico di Ravenna che ha contribuito a elaborare, a livello internazionale, le norme per l'idoneità medica all’attività subacquea, e ha acquisito notevole esperienza in tale settore, diventando un centro di eccellenza in Italia.

Cardiopatia

Nelle cardiopatie per anomalia elettrica (aritmia) o di natura vascolare (coronarie) il cuore deve essere efficiente perché l’immersione comporta un aumento dell’impegno cardiovascolare. E’ necessaria la valutazione del cardiologo e del medico subacqueo. In caso di infarto, occorso almeno sei mesi prima della visita medica, per l’idoneità all’attività subacquea il test da sforzo deve evidenziare una normale capacità funzionale del cuore. In caso di dubbio si ripete il test con una stimolazione farmacologica che simuli lo stress oppure si richiede l’angiografia coronarica.

Ipertensione arteriosa

In caso di ipertensione arteriosa in controllo farmacologico è necessario valutare eventuali danni di organo (occhio tramite l’esame del fondo oculare; cuore tramite ecocardiografia; reni tramite la valutazione della creatinina).

Pacemakers e defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD)

Pacemakers e defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD) richiedono attenta valutazione del medico subacqueo con la lettura della scheda tecnica del dispositivo (ogni fabbricante certifica la pressione massima alla quale esso possa essere sottoposto per evitare malfunzionamento).

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Diabete

I subacquei diabetici in trattamento con insulina o con farmaci antidiabetici orali possono immergersi rispettando le raccomandazioni della Associazione Diabete Sommerso Onlus.

Farmaci

In caso di assunzione di farmaci, di qualsiasi tipo, il medico subacqueo valuterà se la patologia per la quale essi siano assunti possa essere controindicazione assoluta o relativa all’immersione.

Allattamento e gravidanza

In caso di allattamento è stata segnalata la ridotta produzione di latte materno a seguito dell’immersione. Prelevare del latte prima di immergersi e conservarlo per la successiva alimentazione del neonato. Proteggere il capezzolo dalla macerazione e dallo sfregamento con la muta.

In gravidanza l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di evitare qualsiasi rischio potenziale per la sicurezza del feto. L’immersione potrebbe essere considerata un probabile pericolo. Il dottor Pasquale Longobardi, direttore sanitario del Centro iperbarico Ravenna, ritiene che in realtà l’immersione possa essere eseguita in situazione confortevole (muta adeguata alle dimensioni della pancia, confort termico, profilo tranquillo per il livello di competenza della subacquea) e previa valutazione del medico subacqueo sulle buone condizioni di salute della mamma.

Protesi, miopia, cure dentali

Per le protesi mammarie, protesi articolari, oculari ed altre protesi il medico subacqueo valuterà in base alla certificazione del fabbricante, autorizzativa alla esposizione ad ambiente iperbarico.

In caso di miopia grave, distacco di retina, glaucoma, alterato riconoscimento dei colori è necessaria valutazione del medico subacqueo. Il distacco può essere peggiorato da errate manovre di compensazione dell’orecchio medio. I medicinali per il glaucoma possono essere bradicardizzanti (riducono la frequenza del battito cardiaco come già accade fisiologicamente nella immersione in apnea) e il medico subacqueo indicherà quanto tempo prima dell’immersione i colliri vadano assunti. In caso di alterata percezione dei colori è ragionevole evitare l’utilizzo di computer subacquei con schermo a colori.

In caso di cure dentali in corso, elementi provvisori, lesioni cariose è possibile ‘air trapping’ e vizi in durata dei materiali.

Difficoltà di compensazione e asma

In caso di difficoltà di compensazione è raccomandata la ginnastica tubarica con appositi palloncini calibrati o con dispositivi digitali. Possibile l’utilizzo prima dell’immersione di decongestionanti nasali per 4-5 immersioni al massimo (oltre ci possono essere danni alle cellule ciliare della mucosa nasale). E’ suggerita la astensione da latte e derivati, agrumi, alcolici che peggiorano la capacità di compensare (edema della mucosa). Dopo intervento all’orecchio (stapedotomia, miringoplastica, timpanoplastica, etmoidectomia) sono necessari almeno tre mesi per il consolidamento. Poi è necessaria attenta valutazione del medico subacqueo e dell’otorinolaringioatria preferibilmente esperto in attività subacquea (affiliato alla Associazione OtoSub).

L’asma pregresso o in corso richiede che sia verificata la congrua compensazione delle vie respiratorie distali per evitare possibili intrappolamenti di gas, pericolosi durante la risalita.

Presso il Centro iperbarico di Ravenna viene eseguito il test di controllo dell’asma: l’immersione è possibile per un valore prossimo a 25. In caso di pregresso pneumotorace traumatico, dopo un anno dall’incidente, è possibile valutare la possibilità del ritorno all’immersione. Come nel caso di chirurgia toracica recente o di enfisema bolloso è possibile air-trapping in aree cicatriziali con aumento del rischio di un nuovo pneumotorace in corso di immersione. Il medico subacqueo e il pneumologo valuteranno caso per caso come agire. Il pneumotorace spontaneo è ad alto rischio di fenomeni microbollosi o air trapping.

Opportuno segnalare, se nota, la presenza di bendaggio gastrico in chirurgia bariatrica, derivazioni ventricolo-peritoneali, Forame Ovale Pervio (FOP) o altri shunt destra sinistra, patologia neoplastica per consentire al medico subacqueo di meglio valutare l’idoneità medica e raccomandare norme di buona prassi per l’immersione.

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Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo specializzati nella cura di patologie trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica e nel trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali (ferite difficili).