Ulcera venosa: come curarla?

Risponde Klarida Hoxha

Coordinatore infermieristico Centro Cura Ferite Difficili – Centro Iperbarico di Ravenna

Medico esperto ferite difficili

Il protocollo di cura dell'ulcera venosa nel Centro Iperbarico di Ravenna

Dopo aver fatto le dovute verifiche (vedere l'articolo a fondo pagina per approfondimenti), se tutto conferma la diagnosi di ulcera venosa, il protocollo di cura che seguiamo al Centro Cura Ferite Difficili del Centro Iperbarico di Ravenna prevede:

  • terapia compressiva correttamente eseguita. Esistono diversi tipi di bendaggio e diversi tipi di bende che vengono scelte a seconda della tipologia del paziente (se il paziente è attivo e cammina, o se è allettato o effettua poca mobilizzazione). Il bendaggio è multistrato e ogni suo componente è scelto per una motivazione precisa (per sgonfiare le gambe, per proteggere, per comprimere, ecc). Inoltre, le bende utilizzate possono essere elastiche o anelastiche e questo dipende dal paziente, dalla situazione patologica e anche dalle sue preferenze.

  • Il bendaggio è una terapia molto importante che deve essere effettuata da personale sanitario qualificato. Per confezionare un certo tipo di bendaggio è necessario conoscere lo stato circolatorio della persona a cui si effettua questa terapia, conoscere le bende che si utilizzano e le loro proprietà. Tutte le bende hanno delle caratteristiche uniche così come la mano dell’operatore e la sua esperienza che viene considerata in base al numero dei bendaggi eseguiti nella propria carriera professionale. Il bendaggio, se non eseguito bene o se non idoneo per il paziente, può recare dei danni e ottenere effetti indesiderati. Per questo motivo è sempre meglio rivolgersi a medici e infermieri esperti in terapia compressiva.


  • Linfodrenaggio manuale con metodo Vodder è un massaggio esercitato con movimenti ritmici, lenti e armonici che servono a ricreare l’equilibro idrico nei tessuti, spingendo la linfa nelle stazioni linfatiche ed evitando così il ristagno di liquidi e di tossine nei tessuti. È una tecnica molto rilassante che ha anche un altro importante obiettivo: permette il rinnovamento del liquido interstiziale. Questo consente alle cellule di rinnovarsi e vivere più a lungo, agevolando così la riparazione dei tessuti compromessi da ferite o processi irritativi e, di conseguenza, migliorandone anche l’aspetto estetico.


  • Pressoterapia: il meccanismo d’azione è dato dalle caratteristiche di particolari gambali che vengono utilizzati, formati da sacche pneumo-compressive che si gonfiano e sgonfiano in sequenza. La pressione che esercitano viene impostata dal personale sanitario competente in base alla problematica da trattare. Lo scopo della pressoterapia è quello di favorire il trasporto dei fluidi all’interno del corpo normalizzando il circolo venoso e riducendo le stasi della linfa. Il macchinario ha l’obiettivo di supportare e incentivare il fisiologico movimento dei flussi nelle vene e nei vasi linfatici seguendo un percorso che va dalla periferia degli arti fino al cuore.

  • Medicazioni idonee a seconda della fase in cui si trova la lesione.

Come intervenire in caso di ritardo di guarigione o presenza di fattori di compromissione?

In caso di ritardo di guarigione o presenza di fattori di compromissione al Centro Cura Ferite Difficili del Centro Iperbarico di Ravenna, il passo successivo è la stimolazione dei processi riparatori; questo può venire grazie a tecniche innovative:

L’ossigenoterapia iperbarica

Si tratta di una terapia sistemica basata sulla respirazione di ossigeno puro a una pressione atmosferica elevata. I suoi effetti benefici sono molteplici, soprattutto in pazienti che presentano pluripatologie con ritardo di guarigione. È in grado di accelerare la guarigione attraverso i suoi effetti antinfiammatori, antibatterici e riparativi attraverso la neoangiogenesi (produzione di nuovi vasi sanguigni).

La fotobioluminescenza con KLOX

Si tratta di una terapia che si basa sulla luce. Attraverso una lampada a luce led e un gel composto da perossido di urea e cromofori che viene spalmato sulla lesione, è possibile stimolare diversi processi (antinfiammatorio, antibatterico e riparativo). È una terapia semplice e indolore che si esegue in ambulatorio.

La neurostimolazione con FREMS

Si tratta dell’applicazione di elettrodi sull’arto interessato e attorno alla lesione. Questa terapia stimola la microcircolazione e la produzione di fattori di crescita. Inoltre, è particolarmente efficace in presenza di neuropatie periferiche causate da farmaci e diabete.

Ti trovi ad affrontare un problema di ulcera venosa? Il Centro Iperbarico di Ravenna è specializzato nella cura di questa delicata patologia.

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Il Centro Iperbarico di Ravenna è una struttura sanitaria privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo specializzati nella cura di patologie trattabili con la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica e nel trattamento di ferite che non si chiudono con trattamenti tradizionali (ferite difficili).