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Algodistrofia, una malattia tipicamente femminile

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 06/ 06/ 2019

Un grave dolore associato a edema alla  mano o al piede potrebbe essere sintomo di una rara patologia dalle cause ancora non completamente conosciute: la sindrome dolorosa regionale complessa (CRPS) o sindrome algoneurodistrofica. Alcune volte, l’edema e il dolore sono accompagnati da altri sintomi, come una variazione della temperatura e/o della sensibilità della parte interessata e l’allodinia (aumentata sensibilità agli stimoli della zona interessata).

Questa sindrome dolorosa si manifesta spesso, ma non sempre, in seguito a un trauma anche banale, ma la severità della malattia non è necessariamente proporzionale alla gravità dell’evento lesionale. L’algodistrofia si manifesta spontaneamente, senza che si individui il fattore scatenante in circa il 10% dei casi, e sembra una patologia tipicamente femminile: le donne vengono colpite 3 volte più degli uomini, con un'età media di insorgenza che va dai 30 ai 60 anni.

Lo scopo delle terapie è quello di ridurre il dolore, il sintomo dominante di questa malattia. Spesso, purtroppo, gli antidolorifici e gli antinfiammatori classici, così come i cortisonici, hanno solo un effetto transitorio sulla riduzione del dolore da CRPS. La fisioterapia svolge sicuramente un ruolo importante per evitare un danno funzionale permanente e va dosata in base alla sintomatologia algica del paziente.

L’ossigenoterapia iperbarica è un valido alleato nella cura dell’algodistrofia: ha infatti un effetto antiedemigeno, incrementa il microcircolo attraverso la neovasculogenesi e la neoangiogenesi, protegge le strutture nervose e agisce come un potente antinfiammatorio e antidolorifico.  

Il protocollo che applichiamo al Centro Iperbarico di Ravenna prevede prima di tutto la visita collegiale di un medico iperbarico e di un medico fisiatra (il dr Francesco Fontana). I medici stabiliscono il numero delle sedute, che può variare da 30 a 40, e si associano alla terapia farmacologica e alla fisioterapia.

A 3 mesi si verifica l’efficacia della terapia: in caso di completa risoluzione della sintomatologia, il paziente viene dimesso con esito “guarito”. Se c’è una riduzione importante della dolenzia notturna (valutazione del dolore tramite Visual Analogic Score), si valuta un eventuale ciclo di richiamo. Se il dolore fosse invariato o peggiorato, si sospende il trattamento iperbarico e si invia il paziente a una valutazione specialistica.

L’erogazione di ossigenoterapia iperbarica per pazienti affetti da algodistrofia/CRPS si effettua in regime privato, perché non rientra tra le patologie dispensate dal Sistema Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna.

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