Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Cellulite orbitaria e Ossigenoterapia Iperbarica

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 30/ 05/ 2019

Natascia è una giovane ragazza che nel mese di marzo si ritrova con un brutto edema alla palpebra sinistra. L’occhio è talmente gonfio che la palpebra non si apre. Visto il problema, Natascia si rivolge immediatamente a un oculista, che la visita e la invia in ospedale per eseguire una TAC urgente.

Dalla TAC emerge un ispessimento dei tessuti molli attorno al bulbo oculare, dovuto a una raccolta di pus interna (dietro all’occhio). Appena l’otorino vede la TAC, decide per il ricovero immediato di Natascia e programma un intervento in urgenza per evitare il diffondersi dell’infezione.

Per evitare ulteriori gravi problemi anche all’occhio e sgonfiare la palpebra è necessario drenarla. I medici posizionano un drenaggio sopra l’orbita, impostano la terapia antibiotica e decidono di inviare Natascia al Centro Iperbarico di Ravenna per un ciclo di Ossigenoterapia Iperbarica (OTI). Dopo 3 sedute di OTI vi è già un primo evidente miglioramento e viene rimosso il drenaggio. Natascia sta meglio e l’edema comincia a ridursi, permettendole di aprire un po’ meglio la palpebra. Nonostante il miglioramento e per evitare complicanze, l’otorino del reparto che la sta curando le fa continuare la terapia antibiotica e l’OTI, così da arrivare a una risoluzione del quadro infettivo.

Natascia rimane ricoverata presso il reparto di otorino dell’ospedale di Forlì, dove giornalmente continua le terapie previste per il suo caso, inclusa l’OTI. Al termine del ciclo di OTI previsto dal protocollo, viene programmata ed eseguita la TAC di controllo, che evidenzia un netto miglioramento del quadro clinico. Finalmente Natascia può essere dimessa. Continua comunque le ultime sedute di OTI come paziente ambulatoriale perché ormai è giunta a guarigione.

Dopo 20 terapie di ossigeno in camera iperbarica, l’infezione dell’occhio di Natascia è risolta quasi completamente; l’edema si riassorbirà del tutto senza ulteriori terapie e interventi.

In questo caso, è stata fondamentale la sinergia tra chirurgia, terapia medica (antibiotico) e OTI per portare a guarigione Natascia. I 3 step sono sinergici quando vi è la presenza di infezioni dei tessuti molli. Senza una delle tre terapie si rischia di non ottenere il miglior risultato terapeutico per il paziente, oltre ad allungare notevolmente i tempi di degenza con evidenti costi a carico del Servizio Sanitario.

Facciamo tanti auguri a Natascia di una pronta guarigione.

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