In seguito a un incidente in moto Carlo si è procurato una frattura metatarsale che, in seguito alle cure, si è prima gonfiata e poi gli ha provocato dolore, causato da un'infezione. Sta seguendo una terapia sulla quale, più di un mese dopo l'infortunio, chiede un'opinione.
Ci scrive così:
Salve, vorrei avere un'opinione sul tipo di terapia che sto seguendo.
In seguito a un incidente in moto che ho avuto in data 31/05 mi è stata riscontrata una frattura metatarsale composta, con contusioni e tumefazione regione tibio/tarsica. Mi è stata applicata una doccia gessata (molto stretta) e prescritta una terapia antibiotica con augmentin.
In data 02/06 sono tornato al pronto soccorso per un'intolleranza e perché la gamba era gonfia come un pallone, mi è stato rilevato flittene avanpiede e applicato un nuovo gesso, ma i dolori sono andati in aumento e il gonfiore in moderata diminuzione.
In data 07/06 ho fatto una nuova visita con un altro ortopedico che, vista la presenza di un'importante infezione al piede, ha deciso di intervenire con Zariviz intramuscolo 2xgg.
Il 09/06 a un nuovo controllo la situazione era in miglioramento, mi è stata fatta la medicazione e riapplicata la doccia gessata.
Il 12/06 la radiografia al piede sinistro ha permesso di riscontrare un'area cutanea di necrosi con flogosi. Nuovamente medicato, mi hanno riapplicato la doccia.
I dolori sono molto forti e non riesco a tenere la gamba in posizione normale, ma sono costretto a posizionarla sempre in alto. Inoltre ho ancora gonfiori vicino al ginocchio e formicolio alle dita dei piedi.
Secondo voi è corretta questa terapia?
Carlo
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