Eccoci arrivati al terzo e ultimo appuntamento con la mail di Flavio: vi ricordate di lui? Si tratta di un paziente che è stato da noi al Centro Iperbarico di Ravenna per qualche tempo per curare un’iniziale osteomielite e una tremenda periostite a seguito di un incidente sul lavoro.
Se non conoscete Flavio e la sua bellissima mail potete leggere la prima parte e la seconda per avere un riassunto delle puntate precedenti!
In questa ultima parte del suo racconto/ringraziamento si rivolge direttamente ai pazienti che come lui affrontano o affronteranno la cura con ossigenoterapia iperbarica: li sprona e dà loro alcuni consigli e suggerimenti.
Grazie Flavio per le tue belle parole, ti portiamo nel cuore e ti facciamo un grandissimo in bocca al lupo: ti auguriamo il meglio!
Ringrazio anticipatamente te paziente che come me ora attraversi il tuo mare, e leggi queste mie righe come un giornale di bordo. Abbi fiducia, lasciati guidare e dedica dieci minuti del tuo tempo come ho fatto io perché loro ci danno tanto e non chiedono nulla se non la gioia di sapere che il loro oneroso operato abbia quando meno un successo di salute su di te, come lo è stato per me.
Noi con poche righe arricchiamo di orgoglio le loro vite che vengono ogni girono dedicate a noi pazienti, segnalando cose negative se mai ci fossero da dire, ma soprattutto elogiando le cose positive A NOI DATE.
Sembra nulla, ma non lo è: diamo tanto con poco a queste operatori speciali che dedicano GRAN PARTE DELLE LORO ORE DI VITA e del loro tempo a cercare di guarire e migliorare i nostri problemi di salute riuscendoci spesso o quasi sempre, come nel mio articolato caso, con successo.
Ed il successo arriva con la volontà di guarire, la conoscenza di chi ti cura e soprattutto la buona volontà di entrambi: sottolineo che per i miracoli non sono a conoscenza che siano attrezzati.
Grazie di cuore Dott. Longobardi e ringraziando lei è come se lo facessi per ogni uno dei suoi adepti coraggiosi, che ogni santo giorno si misurano nelle loro gesta come uomini e donne di ventura che si prodigano ad un solo obiettivo: aiutare il prossimo bisognoso e migliorare la loro salute e qualità di vita.
Rimarrete sempre nel mio cuore, uno per uno, vi stimo dal profondo di me stesso e penso che altre parole siano riduttive per elogiare ciò che sento in questo momento.
Vi verrò a trovare non da paziente, spero, ma da amico quale tutti siete per me, vi auguro il meglio con tutto me stesso affinché possiate avere sempre il vento in poppa e possiate godere sempre e di più dei frutti del vostro oneroso operato scientifico ed umano che donate senza riserva alcuna a chi come me vi ha incontrato in burrasca.
Per sempre vostro affezionatissimo,
Flavio
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