Il padre di Tiziana in seguito a due interventi di protesi al ginocchio ha contratto un'infezione alla protesi che gli causa forti dolori e difficoltà nel camminare.
Ecco il messaggio:
Buongiorno dott. Longobardi,
volevo raccontarle la mia storia nella speranza di avere da Lei un consiglio.
Mio papà, che attualmente ha 73 anni e ha sempre lavorato in campagna (abbiamo un azienda agricola quindi non ha mai smesso di lavorare) nell’estate del 2003 è caduto in bicicletta in un fosso, picchiando ginocchio e spalla.
La spalla è stata curata con infiltrazioni, invece il ginocchio con un tutore per alcuni mesi, non passando il dolore dopo numerose visite mediche ci hanno consigliato una protesi al ginocchio che è stata eseguita ad ottobre 2013, L’operazione è andata bene ma lui aveva fortissimi dolori gonfiori e febbre, fin da subito il medico che l’ha operato gli toglieva tutte le settimane del liquido dalla gamba senza mai farlo analizzare (nella nostra ignoranza medica ci siamo fidati di quello che faceva).
A febbraio la situazione è degenerata con febbre altissima e dolori insopportabili, l’abbiamo portato in un altro ospedale e fatto analizzare il liquido nel ginocchio è emerso che aveva preso una candida in sala operatoria.
Da qui tutta la trafila: prima la cura con antibiotici per abbassare l’infezione, poi a marzo la rimozione della protesi con impianto di un distanziale, dopo 6 mesi fermo in un letto, trattato con un potente funghicida il V-Fend portata a zero la candida, è stata rimessa una nuova protesi.
Da qui continuata una cura di antibiotici, piano piano ha ricominciato ad avere una vita quasi normale e senza dolore.
Ma a luglio 2015 è caduto inciampando in un ferro, ovviamente ha picchiato il ginocchio, è tornata l’infezione (non la candida) e a fine agosto 2015 è stato rioperato per ripulire la protesi dall’infezione.
Adesso lui ha una PCR di 12 (prima dell’ultima operazione era di 220) non cammina bene e ha sempre forti dolori, il nostro ortopedico ci ha consigliato la terapia in camera iperbarica.
Premesso che per far star bene mio papà siamo disposti a fare qualunque cosa, perché le garantisco che sono tre anni che non abbiamo vita e vedere un uomo attivissimo, distruggersi dal dolore chiuso in casa è una tortura per lui e per tutti noi.
Ho sentito parlare molto bene della terapia iperbarica, chiedevo a lei se anche nel caso del mio papà può darci qualche speranza.
la ringrazio e mi scuso per tutta questa confusione
In attesa di una sua cortese risposta
le porgo distinti saluti
Tiziana
Leggi qui sotto la risposta del nostro staff medico infermieristico e poi approfondisci le patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica cliccando qui: