La signora Rita ci scrive perché un dolore postoperatorio al ginocchio destro ha evidenziato, a distanza di oltre un anno dall'operazione per gonartrosi, un'infezione alla protesi già impiantata. Tre anni dopo, il problema non pare essersi ancora risolto, nonostante un lungo iter di cure. Per questo, ci chiede una delucidazione sul suo caso specifico.
Questo è il suo messaggio:
Egregio dottore,
Vorrei spiegarle la mia situazione e chiederle cortesemente un consiglio e un conforto.
Sono una persona di anni 65, obesa e affetta da cardiopatia ipertensiva in trattamento medico: assumo neolotan plus 100 +25 al mattino e cardura da 2 + Eskim 1000 alla sera
Le riassumo il mio caso: sono affetta da gonartrosi bilaterale da una decina di anni, nell’ottobre del 2009 vengo operata al ginocchio destro a Villa Erbosa (Bologna) dal prof. Zanasi. Dopo l’intervento ho accusato dolori persistenti al ginocchio con tumefazione calda ed eritema. Nell’aprile del 2010 sono stata operata di artroprotesi al ginocchio sinistro, il decorso a sinistra è stato soddisfacente mentre a destra il dolore persisteva.
Mi è stata consigliata, sempre dal prof. Zanasi, una terapia medica a base di decadurabolin e difosfonal, ma senza beneficio alcuno.
Nell’ottobre del 2010 fu posta diagnosi di mobilizzazione asettica. Ricoverata a Villa Erbosa il 9/11/2010 per sostituzione della protesi, durante l'operazione fu rilevata la presenza di un’infezione e dopo fu impiantato uno spaziatore antibiotato. L’esame colturale sul campione risultò negativo e fui dimessa con ciproxine 500 x 2. Il dolore persisteva ed era molto intenso.
Nel gennaio 2011 fui operata per applicazione della nuova protesi articolare, molto più pesante e lunga, ma il dolore continuava a persistere in maniera molto forte. Feci quindi vari cicli di terapie mediche senza beneficio.
Nell’aprile del 2012 mi fu consigliato di fare una scintigrafia che dimostrò la mobilizzazione protesica, mentre la PET parlò di sepsi. Un ago aspirato risultò positivo per streptococcus mitis plurisensibile.
A questo punto mi viene consigliato un ulteriore espianto della protesi e sostituzione con spaziatore in cemento, in associazione a terapia iperbarica e antibiotica. In alternativa, viene proposta una consulenza con il dott. Orani dell'ospedale Codivilla Putti a Cortina per lavaggio in associazione a terapia medica.
Vengo ricoverata dal 7/6/2012 al 22/6/2012 al Codivilla Putti, trattata con ciclo di infiltrazioni con cefazolina G.1 al giorno e terapia antibiotica con Rifadin, Ciproxin e Vancomicina.
Non ritorno più a Cortina e vengo curata dal dottor Tripo che mi prescrive Targosid g. 200 endovena 2 al dì per 20 giorni, Tavanic 500 per 30 giorni e infine altri 15 Targosid endovene 2 al giorno. A questo punto il PCR scende allo 0.91 e la Ves a 30. Purtroppo il dolore al ginocchio persiste, ma non è gonfio né tumefatto.
In maggio del 2013 gli esami del sangue evidenziano una Ves del 40 e il PCR 2,91. Mi viene prescritto un mese di Tavanich g. 500 una al dì.
La saluto cordialmente e spero in qualche sua delucidazione.
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