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Ipoacusia improvvisa: l’efficacia dell’OTI

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 22/ 10/ 2020

Marcella è arrivata al Centro Iperbarico di Ravenna il 27 agosto. Ora vi racconteremo il suo percorso, che in realtà può essere riassunto con queste due immagini:

25-8-20     9-9-20

Quelli che vedete sono i referti di due esami audiometrici; il primo è stato eseguito in data 25 agosto 2020 (foto di sinistra), il secondo è del 9 settembre 2020 (foto di destra) e mostrano un risultato straordinario: recupero completo della soglia uditiva!

Marcella era affetta da un’ipoacusia improvvisa, insorta il 20 agosto probabilmente a causa virale. In parole semplici, un banale raffreddore l’ha fatta diventare sorda dall’orecchio sinistro. Le cure farmacologiche tradizionali, purtroppo, non hanno dato il risultato sperato, e in tempo record, su consiglio del suo otorinolaringoiatra e di un ex paziente del Centro, si è rivolta al nostro Centro per iniziare l’Ossigenoterapia Iperbarica (OTI).

Nel caso dell’ipoacusia improvvisa, la tempestività con cui si accede all’OTI è fondamentale! Se eseguita nell’arco di 30 giorni dalla manifestazione dell’ipoacusia, infatti, l’OTI può ridurre drasticamente il danno creatosi.

Dopo un’accurata prima visita per escludere le “controindicazioni assolute” (principalmente di tipo respiratorio/polmonare e/o cardiologico), il 27 agosto Marcella inizia il primo ciclo di 15 sedute quotidiane di OTI da 90 minuti ciascuna.

Il nostro protocollo, studiato appositamente per i pazienti affetti da ipoacusia improvvisa, e perfezionato in oltre 30 anni di attività, prevede l'iperbarismo alternato associato alla riabilitazione acustica in iperbarismo. La pressione in camera iperbarica oscilla continuamente e gradualmente tra 15 metri (2,5 bar) e 9 metri (1,9 bar): durante la variazione di quota il paziente deve compensare l'orecchio medio e l'ossigeno puro passa da quest'ultimo all'orecchio interno attraverso le finestre rotonda e ovale. L'ossigenazione diretta della endolinfa e delle cellule dell'udito permette di rianimare le cellule sofferenti laddove i farmaci non riescono ad arrivare. Contemporaneamente, al paziente sono somministrati stimoli uditivi semplici (il paziente riceve impulsi sonori con diversa frequenza e intensità, deve premere due pulsanti quando li avverte e il computer elabora poi i tempi di risposta che, normalmente, sono in millesimi di secondo).

Per rafforzare e migliorare i risultati ottenibili dall’OTI, il nostro medico ha consigliato a Marcella di associare un ciclo di Neurostimolazione FREMSTM (12 sedute). La FREMSTM è un dispositivo medico che, attraverso stimoli elaborati da un computer, genera segnali elettrici biocompatibili con l'organismo, ovvero che sono in grado di interagire con i tessuti in cui vogliamo indurre delle reazioni.

La FREMSTM produce un effetto terapeutico e antalgico rapido e duraturo. Tra le varie patologie che possono essere trattate, la FREMSTM è appunto efficace anche nel caso di disturbi dell'udito (acufeni, sordità improvvise).

Il fantastico risultato è quello evidenziato dalle immagini: il 9 settembre Marcella ha riacquistato completamente l’udito; il suo orecchio sinistro è tornato a sentire come il destro!

Per stabilizzare l’ottimo risultato, abbiamo comunque completato il protocollo (24 sedute totali) e Marcella ha concluso la terapia il 26 settembre… completamente guarita e molto felice!

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