I cani sono i migliori amici dell’uomo, ma a volte dei comportamenti sbagliati delle persone possono spaventarli e provocare in loro delle reazioni di difesa anche pericolose.
Al Centro Iperbarico di Ravenna abbiamo avuto pazienti che, dopo aver preso un morso da un cane, hanno rischiato il distacco della zona morsicata nonostante fossero già stati sottoposti ad interventi chirurgici per riattaccarla. Infatti, se una parte del corpo rimane a lungo non irrorata di sangue, il tessuto può morire (necrosi) e pian piano staccarsi. Un ciclo di ossigenoterapia iperbarica subito dopo l'operazione chirurgica in questi casi è fondamentale per evitare la necrosi, perché immettere nel sangue una grande quantità di ossigeno aiuta i tessuti a riprendere vita.
Tra i pazienti che sono arrivati al Centro Iperbarico in queste condizioni e che sono guariti grazie all'Ossigenoterapia c’è Giulian, un bimbo di 7 anni che lo scorso anno ha preso un morso all’orecchio dal suo cane Jack. Giulian e Jack stavano giocando, quando un movimento brusco del bambino ha provocato una reazione istintiva del cane che con un morso gli ha staccato una parte del padiglione auricolare. Giulian è stato subito sottoposto a un lungo intervento per riattaccare la parte di orecchio, ma il tessuto era rimasto a lungo non irrorato di sangue e pian piano stava andando in necrosi.
Quando Giulian è arrivato al Centro Iperbarico il suo orecchio era già nero: per evitare il distaccamento del padiglione auricolare gli sono state immediatamente prescritte 18 sedute di camera iperbarica. Grazie all’ossigenoterapia in poche settimane l’orecchio di Giulian è guarito, oggi sta bene e grazie a una plastica estetica il suo orecchio è tornato proprio come prima.
Un altro paziente del Centro Iperbarico che ha vissuto una situazione simile a quella di Giulian è Alessandro, 40 anni. Mentre il suo cane stava mangiando, Alessandro gli si è avvicinato da dietro per giocare ma, avvertito come una minaccia, ha subito un morso sul naso con distacco completo della piramide nasale sinistra. Nonostante l'operazione chirurgica anche Alessandro ha rischiato la necrosi: quando è arrivato al Centro Iperbarico era in condizioni difficili. Dopo 16 sedute di camera iperbarica, però, ha prontamente recuperato e oggi sta bene.
