Ci scrive Emidio per un avere un consiglio sulla diagnosi di osteonecrosi femorale.
Ecco cosa ci scrive:
Buongiorno, mi hanno diagnosticato un’osteonecrosi femorale.
Il referto della Tac riporta: "area di rarefazione ossea in sede supero esterno della testa femorale delimitata da un sottile orletto iperdenso, non ulteriori significativi reperti osteostrutturali; note di sclerosi subcondrale dei tetti acetabolari".
Il referto della RM riporta invece: "alterazione sottocondrale della testa del femorale destro, delimitata da linea di basso segnale a decorso frastagliato, a sua volta circondata da edema della spongiosa esteso fino al collo, in relazione al processo di necrosi avascolare (classe sec.A Steinberg).
Conservata la sfericità della testa femorale/spazio articolare moderato; versamento endo articolare conservato il complesso labrale acetaborale esterno; conservate le strutture periarticolari".
La causa, molto probabilmente, è stato il forte uso di cortisone e chemio/radioterapia, nel mese di giugno 2016 mi è stato diagnosticato un linfoma non Hodgking B a grandi cellule, primitivo del mediastino. Ho concluso le terapie a dicembre 2016 e ad oggi, a distanza di un'anno e mezzo, la situazione è ottima il linfoma si è notevolmente ridotto, ma la terapia ha indotto quasi sicuramente l’osteonecrosi.
Ho avuto anche più di un versamento pleurico marcato a sinistra, quindi sottoposto a tre toracentesi nel corso dell'ultimo semestre dello scorso anno ed una Toracoscopia (fine novembre) al fine di evitare ulteriori addensamenti.
Alla luce di tutto ciò, gradirei sapere - alla luce della diagnosi - se devo sottopormi ad un intervento chirurgico o è possibile risolvere con camera iperbarica.
Ci sono controindicazione con la mia patologia tumorale?
Grazie,
Emidio
Risponde Claudia, laureata in Medicina e Chirurgia all'Università di Ferrara
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