Pietro, 45 anni, ci scrive perché dopo frequenti dolori alla coscia si è sottoposto a due risonanze magnetiche: alla seconda delle due è stato rilevato un possibile focolaio osteonecrotico alla testa del femore.
Ecco il messaggio che ha scritto:
Salve, sono un uomo di 45 anni.
Dopo un lungo periodo di frequenti dolori alla coscia sinistra, che a un certo punto non rispondevano più alle terapie antalgiche e antinfiammatorie, insieme al mio medico di famiglia è stato deciso di sottopormi a una RMN all'anca. L'esito è stato: "Alterazione di segnale diffusa della spongiosa cefalica femorale sinistra estesa al collo senza evidenti lesioni osteocondrali. Quadro riferibile in prima ipotesi a sindrome algodistrofica".
A questo punto sono andato da un ortopedico che ha confermato la diagnosi e mi ha prescritto una terapia con il clasteon, vitamina d3, angioflux e diversi cicli di magnetoterapia e tens. per circa 3 mesi.
Al termine di questa terapia ho rifatto la RMN e l'esito è stato: "Al controllo di precedente esame si apprezza risoluzione dell'edema spongioso cefalico femorale, con residuo di circoscritta area ad alterato segnale subcondriale supero-laterale della testa femorale; il reperto non esclude piccolo focolaio osteonecrotico pur in assenza di attuali deformazioni della sfericità cefalica".
Ho domandato al mio ortopedico l'utilità di una cura iperbarica ma dice che è una terapia ormai sormontata e pertanto da escludere. Vorrei un Vostro parere in merito e in particolare - se di guarigione si può parlare - se e quanto possano essere utili le Vostre cure .
Ringrazio anticipatamente. Pietro.
Leggi qui sotto la risposta della nostra dottoressa Belkacem e approfondisci con ulteriori informazioni legate all'osteonecrosi cliccando qui: