Roberta subisce una brutta caduta che le causa una lesione al tendine, frattura al trochite, una lussazione della clavicola e un edema iniziale. Sceglie la terapia iperbarica per ridurre i tempi di recupero.
Oggi vi raccontiamo la storia di Roberta una giovane donna, appassionata di sport e del viver bene, che abita in una frazione vicino a Ravenna e fa l’impiegata in un’azienda. Roberta ha avuto un brutto incidente lo scorso luglio: stava andando in bicicletta quando un cane ha saltato un fosso e rincorrendola l’ha fatta cadere procurandole subito un forte dolore alla spalla. Si è recata subito al pronto soccorso, le hanno fatto le lastre ed è risultato un edema, ma non molto visibile. Non riusciva a sollevare il braccio ed aveva molto male alla spalla e al collo. Il dolore sembrava aumentare sempre di più e dopo circa sei giorni torna al pronto soccorso per farsi visitare e le viene messo il collare.
Dopo 10 giorni, a seguito di un’ecografica si scopre una lesione al tendine per la quale dovrà stare ferma 40 giorni, ma Roberta continua ad accusare dolore, un dolore molto forte che non le permette di fare neanche le cose più semplici e quotidiane. Solo dopo due mesi e a seguito di una risonanza magnetica si scopre una frattura al trochite, una lussazione della clavicola e l’edema iniziale. A Roberta crolla il mondo addosso: altri 30 giorni di fermo per lei, ma allo stesso tempo doveva iniziare immediatamente la riabilitazione altrimenti non avrebbe recuperato l’uso totale del suo braccio.
Roberta si è recata subito in una clinica fisiatrica di Ravenna, per iniziare subito la fisioterapia e i responsabili della clinica già da subito le hanno consigliato la terapia iperbarica. Ne aveva già sentito parlare: Roberta è un’appassionata di sport e di corse e aveva letto la storia di Valentino Rossi e della sua riabilitazione, infatti sapeva già che in questi casi la camera iperbarica potesse essere d’aiuto, anche per ridurre i tempi di guarigione.
Ha telefonato subito al Centro: le ragazze sono state gentilissime e le hanno passato subito con il Dott. Lega al quale ha letto il referto della risonanza magnetica che riportava la diagnosi di necrosi. Ha prenotato subito la visita ed è stata messa in lista per la terapia iperbarica, che ha iniziato ai primi di novembre. Durante il suo percorso al Centro Iperbarico ha fatto anche la visita fisiatrica con il dott. Fontana per completare il quadro della sua situazione e del suo percorso di cura.
D: Roberta, raccontaci la tua esperienza al Centro Iperbarico.
Il mio percorso al Centro Iperbarico è iniziato subito con il piede giusto: qui mi sento accolta e accudita da tutti, dal desk agli infermieri in camera. La camera iperbarica, in particolare la compensazione, mi ha messo davanti al mio respiro e alle mie paure più profonde, che sono riuscita a superare quasi immediatamente: è un cammino, un percorso che va affrontato un passo alla volta.
Sono molto fiduciosa nella terapia, ho sentito molte persone che hanno avuto molti benefici dalla terapia, rispetto a delle ferite e a dei dolori. Sono certa di riprendere a pieno la funzionalità del braccio e le attività che facevo prima, come lo Yoga e la mia passione per il ciclismo.
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