Una lettrice ci contatta per conto di sua madre, la quale soffre di una grave insufficienza venosa agli arti inferiori e presenta un'ulcela vascolare al malleolo della caviglia destra. Ecco cosa ci scrive:
Buongiorno a tutti,
mia mamma ha 84 anni e soffre da molti anni di una grave insufficienza venosa agli arti inferiori. Da circa 7 mesi sta cercando di curare un'ulcera vascolare formatasi al malleolo della caviglia destra che, indagata con ecodoppler, non ha rilevato patologie arteriose ma sfiancamento venoso di quel tratto.
Oltre a un iniziale bendaggio elastocompressivo, sono state applicate medicazioni di carbossimetilcellulosa sodica (Aquacel), garze di connettivina, di Betadine, e da circa 4 mesi bendaggio anelastico con medicazioni di idrocolloide e collagene.
Dopo un primo peggioramento della lesione (con apertura di una seconda ulcera poco sopra la prima), la cute ha iniziato a "risalire" e le ferite si stanno chiudendo, mostrando tessuto di granulazione.
Il problema però è dato dai fortissimi dolori, di giorno e di notte, che affliggono mia mamma (addirittura ha degli improvvisi spasmi dolorosi alla gamba che la fanno urlare dal male) e nonostante la tachipirina la situazione non migliora.
Purtroppo è ipertesa, con pregresso TIA e IMA e non può abusare di fans o antidolorifici. Non è diabetica e assume integratori di potassio e vitamina B.
Mi chiedevo se esiste un rimedio al dolore così forte e se una risonanza magnetica alla caviglia potrebbe dirimere eventuali stati patologici che con l'eco o l'esame diretto non si vedono.
Grazie!
Qui sotto, nei commenti, la risposta del nostro personale medico-infermieristico.
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