Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Daniela ci chiede un consiglio per un problema al piede del marito

Scritto da Redazione reparto Ferite Difficili il 11/ 07/ 2019

Buonasera, mio marito, età 48 anni diabetico insulina DIP, ha subito un'amputazione alluce fino al I° metatarso 10 anni fa . Domenica al mare, con calzino elastico da nuotatore, che usa al mare o nelle spa x protezione, si è ustionato in 30 minuti di sole (calzino nero). Sotto, dove c'era un tempo la ferita dell'amputazione, ha cute sensibile e si è formata una bolla che è ancora chiusa. Sulla bolla mettiamo una pomata x ustioni, ulcere, ecc, consigliata in farmacia. Poi si è formata e aperta sulla vecchia ulcera una ferita aperta che medichiamo ogni giorno con garzina di betadine e sopra garzina sterile. Oggi, quella che sembrava pelle morta della bolla aperta, ha formato un'altra bolla assente fino a ieri. Come procediamo in attesa di farlo vedere presso un centro per il piede diabetico? Meglio usare garzina di betadine ancora (non c'è sangue ma cute viva) o connettivina, sempre in garza o altro? Grazie mille.

Risponde la nostra coordinatrice infermieristica del Centro Cura Ferite Difficili, Klarida Hoxha.

Buongiorno Daniela, grazie per averci contattato e spero di poterle essere utile con la mia risposta.

Quello che è successo a suo marito è spiacevole e capita spesso in persone affette da diabete. Quest’ ultimo, nel tempo, provoca lo sviluppo di una situazione patologica chiamata “neuropatia periferica”, che porta non solo a una perdita della senso tattile (neuropatia sensoriale) ma, negli anni, anche a una modificazione strutturale del piede (neuropatia motoria). Inoltre, provoca anche alterazioni cutanee o micro-circolatorie che causano la secchezza della pelle, la diminuzione della traspirazione e la regolazione del flusso sanguigno (neuropatia autonomica).

Per questi motivi, è assolutamente necessario non solo proteggere il piede da traumi fisici, ma anche da quelle problematiche che possono insorgere per contatto con le superfici calde (come in questo caso).

La sua lesione non è semplicemente un’ustione da trattare con pomate per ustioni, ma è da considerare che siamo in presenza di una persona con diabete. Una volta insorte le flitteni ( vescicole subepidermiche caratterizzate da un rigonfiamento dovuto a una raccolta di liquido), il maggiore rischio che si può sviluppare è l’insorgenza di infezione che, in un piede diabetico che ha già subito una pregressa amputazione, potrebbe essere difficile da gestire e complicare ulteriormente la situazione.

Quindi, il consiglio principale che le posso dare, è di non temporeggiare, ma di rivolgersi immediatamente a personale sanitario competente, al proprio medico di medicina generale o anticipare il prima possibile la visita di controllo presso il proprio centro per il piede diabetico, per una rapida valutazione della terapia antibiotica e identificare la cura idonea per le lesioni insorte. La pelle non vitale, provocata dall'ustione, funge da terreno fertile per la coltura dei batteri ed è necessario rimuoverla in ambiente protetto e con strumenti idonei.

Le medicazioni che sta utilizzando sono entrambe buone medicazioni, ma non capendo il grado di ustione e quanto tessuto è stato danneggiato, potrebbero non essere sufficienti, perché si agisce solo in superficie. Anche questo aspetto è da valutare insieme a personale sanitario competente, esperto in lesioni del piede diabetico.

Eventualmente noi rimaniamo a disposizione per qualsiasi cosa e, se desidera ulteriori informazioni, può anche contattare la segreteria del Centro Iperbarico di Ravenna allo 0544 500152. 

Cordialmente,

Klarida Hoxha

Coordinatore infermieristico Centro Cura Ferite Difficili del Centro Iperbarico di Ravenna

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