Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Ferita recidiva derivante da frattura esposta. Qual è la cura giusta?

Scritto da Redazione reparto Ferite Difficili il 25/ 07/ 2013

Giuseppe ci scrive perché, in seguito alla rimozione di una pellicina si è riaperta, dopo 11 anni, una ferita alla caviglia legata a un trauma con frattura esposta subito nel 1985. Preoccupato, ci scrive per chiedere quale sia la cura migliore.

Questo è il messaggio che ci ha scritto:

Buongiorno carissimo dott. Longobardi, volevo chiedervi un consiglio sul trattamento di una ferita alla caviglia sinistra dovuta a un trauma con frattura esposta subito nel lontano 1985, in cui ho perso l'articolazione del 50%. Preciso che faccio già uso di gambaletto compressivo.

Ho rimosso una pellicina un po' callosa e si è creata una ferita circa 1 - 2 cm (potrei allegarle una foto). Sono stato in ospedale e il dottore di chirurgia vascolare mi ha prescritto una calza compressiva più forte perché sono in sovrappeso (peso 120 kg x 1.72 cm di altezza), medicazione con betadine e un tampone per constatare se la ferita è infetta, ma il risultato è stato negativo .

La ferita è recidiva dopo 11 anni e sempre per aver rimosso una pellicina. All'epoca, dopo una serie di tentativi fatti da un chirurgo vascolare con scarnificazione, poi Iruxol per circa 15gg, concludemmo che necessitava di intervento cutaneo. Per caso, rimandando l'intervento da fine maggio a settembre, la ferita si chiuse da sola con pulizia periodica facendo uso, al cambio della medicazione, solo di acqua ossigenata.

Oggi, leggendo un po' sul suo blog, ho iniziato a metterci Bionect start ma non so se sia la cura giusta. Qual è il vostro parere?

Grazie del vostro servizio attendo risposta per allegarvi foto.

 

Qui sotto, la risposta della nostra coordinatrice infermieristica Klarida. Per saperne di più sul trattamento delle ulcere e delle lesioni clicca qui:

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