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Grave trauma da schiacciamento al piede: la storia di Alessandro

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 25/ 09/ 2023

 

Questa è la storia di Alessandro, un ragazzo di 39 anni. Alessandro arriva al Centro Iperbarico di Ravenna in urgenza dalla traumatologia di Forlì, a seguito di un’ischemia traumatica acuta da sindrome da schiacciamento con fratture del I, II e III dito del piede destro; purtroppo a seguito di un incidente sul lavoro.

Ma lasciamo che a raccontarci la storia sia proprio Alessandro.

Buongiorno Alessandro, per quale problematica ti sei rivolto al Centro Iperbarico di Ravenna?

Mi sono rivolto al Centro Iperbarico di Ravenna per un grave trauma da schiacciamento al piede destro. Mi è caduta una trave di ferro sul piede mentre lavoravo.

Un male fortissimo e sinceramente ero poco speranzoso prima di venire da voi al Centro.PHOTO-2023-09-04-09-36-14

Qual è stato il tuo percorso di cura al Centro Iperbarico di Ravenna?

Due giorni dopo l'incidente ho iniziato il percorso di cura al Centro: inizialmente 2 sedute al giorno e poi una al giorno fino al completamento di 40 sedute in totale, alternate alle medicazioni del Centro Cura Ferite Difficili (CCFD) del Centro Iperbarico.

Come ti senti dopo aver seguito il percorso al Centro Iperbarico di Ravenna?

"Soddisfatto" è riduttivo e non rende giustizia al risultato ottenuto. Fin dall'inizio il quadro clinico si delineava come molto critico, ma grazie all'Ossigenoterapia Iperbarica (OTI), al sostegno e alla professionalità dello staff ho raggiunto la guarigione completa. Oggi mi sento pronto a ricominciare, meglio di prima!

Cosa consigli alle persone che soffrono della tua patologia?

A chiunque si trovasse nella situazione che ho vissuto, consiglierei di iniziare quanto prima i cicli di OTI, perché con la salute non si scherza e la camera iperbarica può davvero salvarti la vita.

Vorrei cogliere l'occasione per salutare TUTTO lo staff...e mandar loro un grazie pesante come la trave in ferro che ha causato il mio infortunio...

GRAZIE

a Claudio...è stato il primo ad accogliermi, a visitarmi e ad "iniziarmi" alla camera iperbarica. Ha sempre cercato (riuscendoci) di motivarmi.

a Silvia, si è sempre prodigata per rendermi il percorso più confortevole possibile... non ha mai smesso di incoraggiarmi...

a Giorgia... la promessa di un futuro triathlon mi ha spinto a non mollare mai.

a Roberto, mi ha strappato un sorriso dal primo giorno quando ancora la situazione era gravissima.

a Chiara, Alessandra, Stefania, Maria: super professionali.

a Devid, un soldato che mi ha trasmesso con la sua simpatia la volontà di mantenere un atteggiamento positivo e la grinta per non cedere un metro.

a Gian Luca, Stefano e Davide sempre attenti e precisi nel loro lavoro alla consolle.

alla Dottoressa Nedjoua Belkacem che all'ultima visita di controllo ha esordito con uno "STRAORDINARIO!!!!", solo in quel momento, di fronte a quell'aggettivo, mi sono sentito veramente guarito.

al Dottor Paolo della Torre... il primo giorno, in lacrime lo pregai di salvarmi il piede... mi rispose che non sarebbe dipeso da lui, ma solo dalla mia volontà di guarire. Ho capito subito che la speranza non sarebbe stata di certo una buona strategia per ottenere il mio obiettivo e per poter guarire avrei dovuto prima vincere con la mente. Grazie per aver destato la fiducia in me stesso.

Per ultima, Barbara... a lei va un grazie particolare: ha seguito quasi la totalità delle medicazioni e dunque si è resa testimone del processo di guarigione, una compagna di viaggio. GRAZIE.

Alessandro

 

Grazie a te per i complimenti, caro Alessandro. È stato un piacere conoscerti! Ti auguriamo il meglio per la tua vita!

 

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