Da alcuni anni il Centro Iperbarico utilizza Periflux sistema 5000, un strumento molto importante per valutare le funzionalità del sistema circolatorio, in particolare vicino alle ferite e nei piedi, e quindi di ottimizzare e valutare correttamente l’efficacia delle terapie.
Periflux sistema 5000 è stato sviluppato da Perimed, una società svedese presente in tutti i grandi Paesi che da 30 anni lavora nell’ambito della ricerca e della clinica producendo apparecchiature innovative per lo studio di perfusione ed ossigenazione tissutale.
Achille Moneta, trainer e formatore degli utilizzatori di Periflux sistema 5000, ci ha spiegato meglio quali sono le cartetteristiche e i vantaggi di questo strumento..
Buongiorno Achille, può spiegare ai lettori del blog del Centro Iperbarico a cosa serve Periflux e perché è utile?
Periflux sistema 5000 è uno strumento in grado di valutare il flusso ematico periferico e di misurare la quantità di sangue e ossigeno che arriva nei tessuti periferici del corpo, in particolare vicino alle ferite e nei piedi. Integrando informazioni diverse riesce a fornire un quadro complessivo micro e macro vascolare della parte che esamina. E’ utile perché fornisce informazioni molto importanti sulla funzionalità del sistema circolatorio e permette quindi di ottimizzare la terapia e valutarne correttamente l’efficacia.
Quali parametri misura?
Periflux misura diversi parametri, il più conosciuto è la tcpO2 (detta anche ossimetria transcutanea, cioè la pressione parziale dell’ossigeno nel tessuto) che indica quanto ossigeno è a disposizione nel tessuto per permettere alle cellule di vivere. Molto importante è anche la funzione del laser Doppler, per valutare la funzionalità micro-circolatoria, ovvero la capacità del microcircolo di rispondere a stimoli e far arrivare più sangue e più ossigeno ai tessuti. Un’altra funzione determinante soprattutto per i pazienti diabetici è la misurazione della pressione arteriosa sistolica all’alluce che consente di valutare rapidamente la presenza di una arteriopatia dell’arto inferiore.
Questi esami sono dolorosi per i pazienti?
Assolutamente no, Periflux è uno strumento molto semplice da usare, l’esame è NON invasivo e indolore per il paziente. Si tratta di un laser a bassissima potenza che viene appoggiato alla pelle e fissato con cerotto trasparente per leggere il flusso ematico nel microcircolo, in maniera continua, accanto all’elettrodo transcutaneo per tcpO2. L’indagine completa dura 30/40 minuti.
Ad oggi quali sono le tecniche diffuse per la misurazione del flusso di sangue e dell’ossigenazione dei tessuti?
Altre tecniche abbastanza note e diffuse sono il Doppler a ultrasuoni e l’ecoDoppler che valutano il flusso macrocircolatorio, cioè il flusso di sangue nei grossi vasi. Con la capillaroscopia si ottiene per contro una immagine dei capillari, ma non si può valutare la funzionalità del microcircolo, cosa che consente di fare il laser Doppler. Tra qualche anno forse arriveranno nuove tecniche per la valutazione della quantità di ossigeno tissutale, ma necessitano ancora di una lunga sperimentazione. L’ossimetria transcutanea è l’unica sinora validata ed è già ampiamente utilizzata, mentre la combinazione con altre funzionalità come il laser Doppler, che caratterizza il Periflux, non è ancora molto diffusa a causa della situazione economica che non consente a tutti i Centri di fare gli investimenti necessari a implementare le tecniche diagnostiche a un livello superiore. Sono scelte non sempre condivisibili, se si considera l’importanza di ottimizzare nei pazienti sia la diagnosi che la conseguente terapia, adottarle rappresenterebbe un vantaggio per il paziente ma anche un risparmio economico per il sistema sanitario nazionale.
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