Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Prevenzione del piede diabetico: controllare la glicemia è importante

Scritto da Redazione reparto Ferite Difficili il 31/ 10/ 2012

Patologie molto gravi come il piede diabetico possono essere evitate con un'attenta prevenzione. Purtroppo, però, accade che le persone sofferenti di diabete mentono prima di tutto a sé stesse. Quasi fanno finta di non averlo, non dicono no a un cappuccino con lo zucchero oppure raccontano bugie sui risultati del test che quotidianamente fanno.

Sono tante le persone che arrivano al Centro Iperbarico di Ravenna con malattie conseguenti al diabete che si sarebbero potute evitare. Parlando con loro o con i loro familiari si scopre che spesso dietro ci sono storie come quella che leggerete tra qualche riga.

Arianna ci scrive preoccupata, perché non sa come far capire a sua mamma Antonia (65 anni) che tenere la glicemia sotto controllo è molto importante, soprattutto per le persone diabetiche. Da qualche tempo, infatti, ad Antonia è stato diagnosticato il diabete mellito, patologia che comprende un gruppo di disturbi metabolici accomunati da un elevato livello di glicemia del sangue.

Da quando le è stata diagnosticata la malattia, il medico ha raccomandato ad Antonia di tenere sotto controllo il livello glicemico per evitare ulteriori danni alla sua salute. Grazie a uno strumento elettronico Antonia controlla e rassicura sua figlia che va tutto bene. Antonia però non sa che ogni sua misurazione rimane registrata nella memoria dello strumento ed è così che Arianna scopre che il suo livello glicemico, nell'arco di una settimana, supera quello massimo consentito per ben quattro volte.

Arianna sa che in questi casi un alto livello glicemico può diventare molto pericoloso per chi soffre di diabete ma non riesca a convincere Antonia ad essere più attenta e soprattutto ...sincera! Purtroppo, spesso le persone che soffrono di diabete tendono a negare la loro malattia rifiutandosi di seguire le indicazioni del medico e continuano ad assumere cibi rischiosi per la loro salute. Qui al Centro Iperbarico di Ravenna ci è addirittura capitato di vedere pazienti che durante l'attesa in corridoio addentavano un bombolone, ma una volta entrati in visita dal medico sostenevano di non mangiare dolci da più di un mese!

Cosa dobbiamo fare se temiamo che una persona diabetica a cui vogliamo bene stia rischiando serie conseguenze per la sua salute?

Per evitare l’aggravarsi della malattia è importante innanzitutto rispettare tutte le indicazioni date dal medico di base o dal centro diabetico, seguire alla lettera la dieta somministrata e fare molta attività fisica.

Inoltre, il paziente diabetico va seguito pian piano sotto tutti gli aspetti della sua vita: non soltanto dal punto di vista assistenziale, ma anche da quello psicosomatico. Al paziente diabetico, infatti, non basta indicare una dieta e alcune regole da seguire, ma bisogna osservare il contesto che gli sta intorno, il suo stile di vita, le sue fragilità e i suoi punti forti per capire quale sia la miglior cura per lui. Se una persona è diabetica ma bulimica è inutile fornire una dieta da seguire senza un adeguato supporto psichiatrico che la aiuti a superare questa problematica: l’infermiere o il professionista sanitario che lo seguono devono ascoltarlo, capire quale sia il percorso che è in grado di seguire e di quali specialisti ha bisogno.

Chi soffre di questa malattia deve essere seguito da più specialisti: diabetologo, infermiere, nutrizionista e psicoterapeuta insieme. Facendo una dieta corretta, ossia mangiando cibi con un basso tasso glicemico, certi pazienti possono anche riuscire a vivere bene utilizzando soltanto ipoglicemizzanti orali e rinunciando all’insulina. Non si può dire che guariscano dalla malattia perché questo è impossibile, ma se un paziente è collaborante, attento e costantemente seguito dal medico, in qualche caso può addirittura arrivare a sospendere la terapia e avere uno stile di vita normale.

In Italia esiste anche una associazione che si chiama "Guariti dal Diabete", che riunisce tutte le persone che sono riuscite a sospendere la terapia seguendo una dieta corretta.

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