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Vacanze al mare e piccoli inconvenienti: ecco come affrontarli!

Scritto da Redazione reparto Ferite Difficili il 18/ 07/ 2018

Quando andiamo al mare desideriamo divertirci, prendere il sole, rilassarci e fare tanti bagni in un mare stupendo. Purtroppo, può capitare che la giornata al mare possa nascondere dei piccoli inconvenienti: punture di meduse, pesci ragno, ricci di mare, coralli, api, vespe.

In tutti questi casi il contatto con la pelle genera un forte dolore, gonfiore e arrossamento, in particolare, per le persone allergiche, si potrebbero anche verificare delle reazioni allergiche, a volte gravi (con rischio di shock anafilattico).

Vediamo insieme come dobbiamo comportarci se abbiamo un incontro ravvicinato con questi simpatici abitanti del mare:

  • Meduse: le meduse quando entrano in contatto con la pelle rilasciano una sostanza che causa ustioni e arrossamento della cute. Per prima cosa si deve lavare la parte colpita con acqua di mare e verificare se sono rimaste parti di medusa attaccate alla pelle. Per lenire il prurito e bloccare la diffusione delle tossineè necessario applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio (tipo gel astringente Most o crema Urtica gel).

  • Pesci Ragno: i pesci ragno vivono nei fondali sabbiosi del mare e può capitare che vengano calpestarli perché si mimetizzano con la sabbia. La loro puntura è molto dolorosa e causa rigonfiamento e arrossamento della parte colpita. Per alleviare il dolore è necessario immergere la cute in acqua calda o nella sabbia calda, perché il veleno viene disattivato dal calore.

 

  • Ricci di Mare: i ricci di mare vivono sui fondali rocciosi poco profondi o in cavità sugli scogli. Le loro spine sono molto fragili, se li calpestiamo si possono spezzare e rimanere conficcati nella pelle, sono molto dolorose e per questo è necessario toglierle avendo l’accortezza di non spezzarle. E’ bene lavare la zona colpita con acqua e aceto oppure mettere un impacco di pomata cortisonica.

 

  • Coralli: queste ferite si riconoscono molto facilmente perché la pelle si infiamma e diventa rossa e gonfia. E’ importante togliere i frammenti di corallo che possono essere rimasti nella cute. Se i coralli appartengono a specie non urticanti si deve detergere la ferita con una miscela di acqua ossigenata ed acqua, successivamente risciacquare con acqua dolce. Invece, se i coralli sono urticanti, è meglio utilizzare l’aceto perché riduce l’effetto delle tossine irritanti dei coralli. Dopo il lavaggio della ferita con aceto è possibile applicare una pomata cortisonica per alleviare il prurito. Questo trattamenti possono essere fatti solo se il contatto con il corallo non ha provocato tagli. Invece nel caso in cui ci si sia procurati una ferita da taglio (per effetto dello sfregamento sul corallo), è necessario farsi controllare da personale medico qualificato.

 

  • Api o Vespe: le api o le vespe sono spesso presenti in mezzo ai fiori e possono creare alveari nei posti più impensabili. Per prima cosa bisogna verificare se il pungiglione è rimasto all’interno della cute. Se è presente va rimosso, dopodichè lavare la parte interessata con acqua e sapone, infine applicare ghiaccio e una crema cortisonica.

Se vedete che le punture o le vostre ferite peggiorano, consultate subito personale medico qualificato.

Ora che sappiamo come comportarci con questi simpatici abitanti del mare, non resta che augurare a tutti una buona estate!

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