Francesco ci scrive perché il padre, affetto da un ulcera alla gamba destra, è stato soggetto a un intervento di rivascolarizzazione che però non ha portato agli esiti sperati, con un dolore intenso al quale si aggiunge un'insufficienza renale.
Nel messaggio che ci ha inviato, chiede quale percorso medico sia più opportuno seguire, alla luce delle problematiche sopra riportate:
Gentile Dr. Longobardi, mi sono ritrovato sul blog del Centro Iperbarico di Ravenna per caso, mentre ero alla ricerca di informazioni utili per il mio papà che è affetto da un'ulcera alla gamba dx.
Premetto un mese fa siamo stati indirizzati, dal nostro medico angiologo di Salerno, alla Clinica Multimedica di Sesto S.Giovanni (MI), dove mio padre ha effettuato l'intervento di rivascolarizzazione. Purtroppo rientrati a Salerno, dopo soli trenta giorni - durante i quali è stato sottoposto a 10 flebo con prostanoidi - la circolazione si è comunque di nuovo ridotta (-50%), per cui ci hanno rimesso in contatto con la Multimedica per un secondo intervento di rivascolarizzazione.
Mio padre ha insufficienza renale e soffre troppo. Il dolore perdura per intere notti è vederlo piangere ci ha costretto ad abbandonare l'Efferalgan, inefficace nel nostro caso, per passare all'uso di Contramal che con 8 gocce riesce a sedare la situazione.
Sono seriamente preoccupato in quanto l'uso di farmaci e un secondo intervento, con l'uso di liquido di contrasto, potrebbero conpromettere ulteriormente il sistema renale. Papà assume farmaci per il cuore; analgesici x dolore; antibiotici per l'ulcera che in questi ultimi giorni è risultata infettta con tampone positivo (Tavanic 500 più Cubicin in flebo ridotto a mezza fiala 3cc).
Cosa mi consiglia? Ho il terrore di sbagliare nella scelta del Centro e di affidare il mio papà che ha 79 anni a mani poco esperte. Saluti, Francesco
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi. Per ulteriori approfondimenti sui percorsi di cura dedicati alle ferite difficili, clicca qui: