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Un piede diabetico con una brutta esposizione tendinea: la storia di Martino

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 23/ 11/ 2023

La malattia del piede diabetico è una delle complicanze più gravi del diabete mellito. Sono oltre 3 milioni e 200 mila in Italia le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 5,3% dell’intera popolazione (16,5% fra le persone di 65 anni e oltre) e il 15% di loro, durante la vita, ha la probabilità di incorrere in una lesione da piede diabetico (Istituto Nazionale di Statistica).Le cause della formazione di ulcere ai piedi sono simili nella maggior parte dei pazienti. Queste ulcere spesso derivano dalla presenza contemporanea di più fattori di rischio che comprendono: diabete, neuropatia e arteriopatia periferica. 

La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Martino, un simpatico signore che vive nelle Marche. Purtroppo che soffre per una brutta ferita al piede destro con notevole disagio anche per la gestione della vita quotidiana.

Martino è già seguito per la sua problematica,  su consiglio di un’infermiera del Distretto Sanitario di Civitanova Marche, viene indirizzato al Centro Iperbarico di Ravenna per effettuare un ciclo di Ossigenoterapia Iperbarica (OTI). L’OTI per queste patologie è uno stimolo molto importante, attiva i processi metabolici bloccati, migliora e riduce i tempi di guarigione.

Alla prima visita, la ferita del piede risulta piuttosto critica; c’è il rischio di compromissione e perdita di un dito. Il piede ha una lesione necrotica metatarso-falangea con esposizione tendinea sulla porzione laterale del quinto dito, con macerazione e segni di infiammazione e infezione su tutto lo stesso. Tra l’altro il problema al piede è aggravato dalla presenza del diabete, che come certamente immaginate non aiuta i processi di guarigione delle ferite.martino1

Il piano di cura iniziale prevede solo l’OTI ma Martino, capito il metodo di cura che viene utilizzato dal personale sanitario del Centro Iperbarico, decide anche di essere preso in carico al Centro Cura Ferite Difficili (CCFD).

A questo punto il nostro personale medico e infermieristico definisce per lui un percorso di cura personalizzato, cercando di arrecargli il minor disagio possibile, andando a ottimizzare i tempi di cura in quanto non risiede in Romagna.

Il percorso che gli abbiamo confezionato prevede una calzatura ortopedica con scarico, creata appositamente per il suo piede, medicazioni antibatteriche e bendaggi elastocompressivi per facilitare il flusso sanguigno (il bendaggio ha la funzione di agire come “pompa” sull’arto) e migliorare l’ossigenazione della ferita, così da ottimizzare le tempistiche di cura e arrecare meno disturbo possibile a Martino.martino 2

Da quando Martino inizia le terapie al Centro ha un miglioramento progressivo della lesione, e ben presto ci rendiamo conto che siamo sulla giusta traiettoria di guarigione.

E così dopo poco più di quattro mesi dall'inizio del percorso di cura Martino guarisce. Con nostra grande gioia siamo riusciti a rimanere nei tempi previsti dal protocollo di presa in carico. Una soddisfazione enorme per lui e per tutti noi del Centro Iperbarico di Ravenna.

I punti di forza di questo successo sono certamente le medicazioni appropriate ma anche la possibilità di utilizzare l’OTI, un binomio terapeutico che permette ottimi risultati di cura, oltre alla preparazione del personale medico e infermieristico del Centro. La specializzazione di medici e infermieri, nel campo delle ferite difficili, è fondamentale.Vai alla sezione approfondimenti

 

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