Pietro ha 35 anni e fin dalla nascita convive con una gravissima difficoltà motoria: a causa di un errore medico, la sua spina dorsale ha subito dei danni alla nascita e lui è obbligato da sempre su una sedia a rotelle. Una vita non sempre facile durante la quale ha dovuto subire tantissime operazioni, sopportare piaghe dolorose e seguire lunghi cicli di terapia.
I suoi genitori lo hanno sempre supportato e hanno cercato di facilitargli la vita per quanto fosse possibile, ma più Pietro diventava grande, più aumentava in lui il senso di rabbia e frustrazione. Un malessere che non cessava di crescere fino a quando, durante uno dei consueti ricoveri in ospedale, in collera con il mondo, Pietro inizia casualmente a leggere un libro sul Cammino di Santiago di Compostela. Quel libro è una vera e propria scintilla, uno scossone alla vita di Pietro, una rivoluzione al suo umore e al suo modo di affrontare la malattia. Pietro decide di partire, di attraversare quelle terre che lo hanno incantato tra le righe e vederle con i suoi occhi. Non parte per motivazioni religiose, parte per ritrovare sé stesso, alla ricerca di risposte sulla sua vita, alla ricerca di un Pietro migliore.
Inizia a prepararsi fisicamente e decide di affrontare il viaggio con una speciale handbike. Il cammino non è di certo facile ma la caparbietà di Pietro gli fa trovare una grande forza in sé stesso, che sente scorrergli nelle vene a ogni nuova pedalata. Il viaggio è un momento di entusiasmo, calore, affetto e sprigiona in Pietro nuova vitalità. Durante il suo cammino racconta giorno per giorno in un blog emozioni ed esperienze in modo che anche gli amici in Italia possano sostenerlo a distanza e possano portargli energia positiva e vitalità. Ma non è finita qui: a quanto pare per Pietro un viaggio tira l’altro e dopo pochi mesi dal suo ritorno decide di ripartire per percorrere ancora una volta quel cammino a bordo della sua speciale bicicletta. Un po’ per rivivere l’entusiasmo, la gioia e il brivido di quella esperienza che tanto lo aveva cambiato, un po’ per dimostrare a chi sosteneva che non era per forza necessaria una lunga preparazione fisica per affrontare un'esperienza di quel tipo ma che tutti potevano emularlo.
Così, per quasi un anno Pietro non tocca il suo bolide a tre ruote in attesa di ripartire per il suo secondo cammino a giugno 2013. Quelli del secondo viaggio saranno 16 giorni molto duri, giorni in cui la febbre lo tormenta e si ritrova più volte al limite delle forze ma senza mai perdersi d’animo: è convinto di portare a termine anche questa esperienza e nulla può fermarlo.
Qui al Centro Iperbarico conosciamo Pietro da diversi anni e sappiamo quanto è determinato e testardo, per questo non avevamo dubbi che anche questa sua impresa sarebbe stata un successo. L'ultima volta che è stato da noi era lo scorso mese di febbraio e Pietro ha affrontato un lungo ciclo di terapia in camera iperbarica necessario guarire una ferita difficile provocata da una piaga. Di tanto in tanto torna a trovarci per fare terapia iperbarica, ormai è diventato parte integrante della grande famiglia del Centro Iperbarico e tutto il team fa il tifo per lui.
Pietro non si ferma mai: ha dato vita all’associazione Free Wheels dedicata a disabili motori come lui con lo scopo di divulgare, sensibilizzare e dare vita a iniziative in grado di abbattere le barriere sia mentali che fisiche verso le persone con disabilità. L’associazione si propone di incentivare lo sviluppo dell’indipendenza fisica e sociale di ragazzi disabili, sostenendoli sia moralmente che psicologicamente. FreeWheels aiuta e forma genitori, operatori sociali, insegnanti e chiunque abbia a che fare con persone con disabilità.
Recentemente Pietro ha anche dato vita a “Santiago per tutti”: una guida dedicata ai disabili che vogliono affrontare il Cammino di Santiago di Compostela seguendo il suo esempio, è la prima mappatura di questo tipo e contiene tre diversi tipi di percorsi specifici e Pietro ne va molto fiero.
Bravo Pietro, ti mandiamo un grosso in bocca al lupo e siamo certi che si tratterà di un'altra grande soddisfazione!
Per ulteriori approfondimenti sui percorsi di cura, come quello affrontato presso il Centro Iperbarico da Pietro, dedicati alle ferite difficili clicca qui