A seguito di un intervento di ernia discale, Antonio è stato colpito da un'embolia polmonare massiva: la terapia anticoagulante ha evidenziato una mutazione che predispone a eventi trombotici venosi.
Per questo, ci scrive chiedendo se possano esserci controindicazioni o rischi per l'immersione:
Buonasera Dottore, un istruttore DAN di Monza mi ha suggerito di rivolgermi a Lei. Nel 2006 ho avuto un'embolia polmonare massiva bilaterale dopo intervento di ernia discale. Presso il centro di ematologia Talamona dell'Ospedale di Niguarda (Milano) mi è stata eseguita una terapia anticoagulante orale (TAO) per 6 mesi con risoluzione del quadro clinico e diagnostico. Nessun altro evento trombotico.
Gli esami eseguiti dopo interruzione della TAO hanno evidenziato la presenza della mutazione G20210A della protrombina allo stato eterozigote (tale alterazione predispone a eventi trombotici di tipo venoso). Nella norma gli inibitori fisiologici della coagulazione, l'inibitore di tipo lupico, gli anticorpi anticardiolopina e i livelli di omocisteinemia, inoltre assenza della mutazione del fattore V di Leiden.
Dato che sono un subacqueo, vorrei sapere se possono esserci controindicazioni o rischi per immergersi. Ringraziando della Sua disponibilità, attendo la Sua risposta. Antonio
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto: