Remo, appassionato subacqueo, ha riportato un grave incidente da decompressione durante un'immersione in Croazia. È attualmente ricoverato a Padova e chiede se esiste la possibilità di trasferirsi, per completare la piena ripresa, al Centro Iperbarico di Ravenna. Ecco il messaggio che ha inviato:
Carissimo dottore, mi chiamo Remo, ho 52 anni e vivo e lavoro a Rovigo.
Il giorno 8 agosto, durante un'immersione sul relitto Lina (Kerso, Croazia), ho avuto un incidente da decompressione. Subito dopo l'emersione ho accusato un formicolio alla mano destra, con conseguente semiparalisi della parte destra del corpo. L'immersione era alla profondità max di 46 metri, sono subito assistito dai compagni e dal diver del posto con ossigeno. Accusavo dei dolori fortissimi ai reni, poi trasformatosi in paralisi agli arti inferiori.
Il mio istruttore, il dottor Zanovello Nicola, dovrebbe avere già parlato con lei. A Pola ero compagno di stanza di Andrea di Udine e ho fatto due sedute in iperbarica di 5 ore il primo giorno, poi un'altra da 5 il giorno dopo e tre sedute da 2 ore ciascuna i giorni seguenti col dottor Mario Francolic.
Giovedì 12 agosto sono stato trasportato in Italia e precisamente a Padova, presso l'ospedale S. Antonio. Non le sto a spiegare tutta la strada, solo che adesso sento l'esigenza di sentirmi seguito da una squadra che sia specializzata nel campo della subacquea e delle patologie da decompressione (PDD). Per questo motivo sono stato consigliato di interpellarvi. Senza nulla togliere alla squadra del dottor Garretto del Centro iperbarico di Padova, chiedevo la possibilità di trasferirmi li da voi quanto prima, con i miei mezzi. Remo.
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
