Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Incidente da decompressione: perché mi è successo? È colpa del PFO?

Scritto da Redazione reparto Medicina Subacquea il 06/ 02/ 2013

Nel 2005 Marco, dopo un incidente subacqueo da decompressione midollare, è stato costretto a lunga terapia iperbarica e successivamente ha smesso di immergersi. A distanza di otto anni si chiede se il problema possa essere legato a un caso di Forame Ovale Pervio (PFO) non riscontrato nelle prime visite.

Nel tentativo di risolvere il suo dubbio ci ha scritto questo messaggio:

Gentile Dott. Longobardi,
sono un subacqueo residente a Torino, allievo istruttore FIAS e facevo frequentemente immersioni (Fisicamente allenato).
Nel 2005 ho avuto una malattia da decompressione midollare apparentemente senza motivo (52 mt con 15min + risalita e decompressione corretti). Mi trovavo in Sardegna, mia terra natale, con amici e compagni di immersione, tutti Istruttori. Nei giorni precedenti avevo fatto immersioni senza alcun problema, e al momento dell'incidente ero a riposo da 2 giorni.

Durante le settimane di terapia in camera iperbarica alla Maddalena mi sono sottoposto ad una visita cardiologica, da me richiesta per le conoscenze del PFO come possibile causa. Il cardiologo ha eseguito un ecografia senza riscontrare nulla di anomalo!
La mia attività subacquea è ricominciata molto gradualmente con immersioni entro 30 metri massimi e condotte con alcune accortezze (Nitrox o Aria e decompressione Nitrox).
Purtroppo, non conoscendo le cause della mia MDD, ho perso sicurezza ed entusiasmo per la subacquea.

Oggi, a 39 anni, mi rimane la voglia di capire ed escludere il PFO come possibile causa, sia per ripartire con la subacquea e sia per rassicurarmi riguardo gli altri sport che faccio, ognuno dei quali piuttosto duro dal punto di vista della frequenza cardiaca (ciclismo, judo, corsa...).

Quali sintomi può dare il PFO? Facendo altri sport, quali sintomi occorre osservare? Io ho notato:
    • difficoltà a migliorare le soglie con l'allenamento;
    • mal di testa a seguito di uscite un po più pesanti;
    • a periodi percepisco aritmie (non capisco a cosa siano legate);
    • pulsazioni che salgono velocemente (eccessivamente, visto il mio stato di allenamento) su sforzi semplici come salire le scale
    • stati di debolezza muscolare ingiustificata

Premesso che ogni anno faccio visita agonistiche con relativo certificato medico rilasciato, cortesemente mi darebbe un consiglio? Quali esami devo fare? Mi darebbe un contatto a Torino? So che esiste il reparto di cardiologia alle Molinette ma non so come arrivare a una visita o esame maggiormente finalizzato alla mia problematica. Sarei anche disposto a venirla a trovare a Ravenna. Sono anche carente totale di G6PD. Potrebbero esserci nessi con l'incidente subacqueo?

A seguito dei trattamenti di camera iperbarica non ho recuperato al 100% la sensibilità agli arti inferiori. Il disturbo residuo è localizzato, in particolare, al lato destro del piede e l'intensità varia da giorno a giorno (almeno la percezione).

La ringrazio molto per il suo supporto, Marco Pinna.

 

Risponde qui sotto, nei commenti,  il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:

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