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Meningioma cerebrale: potrò tornare a immergermi dopo l'operazione?

Scritto da Redazione reparto Medicina Subacquea il 07/ 08/ 2010

A seguito degli accertamenti per uno shunt cardiaco, Sara, appassionata di subacquea, ha scoperto di avere un meningioma benigno al cervello per il quale si opererà tra un mese.

Non potrà effettuare immersioni in attesa dell'intervento e non le è chiaro se potrà tornare a farle in seguito allo stesso. Per questo, ci scrive alla ricerca di consigli.

Egregio dr. Longobardi, sono una sua paziente nella quale aveva riscontrato shunt cardiaco e polmonare. Durante gli accertamenti, da Lei richiesti, la Risonanza Magnetica cerebrale ha evidenziato che ho un meningioma.

Analizzando la mia RM cerebrale il dott. Andreoli (noto neurochirurgo che opera all'Ospedale Bellaria di Bologna) mi ha dato un parere che mi ha lasciata sconvolta: ha consigliato di operarmi pur trattandosi di meningioma benigno. Alla notizia ci sono rimasta molto male perché il sol pensiero di vedermi sul tavolo operatorio con il cranio perforato mi fa disperare.

Tornando all'operazione, mi sono fatta mettere in lista d'attesa, il medico mi ha sconsigliato di fare l'operazione ad agosto e pertanto mi chiameranno dall'ospedale Bellaria i primi di settembre per comunicarmi la data. La notizia mi ha suscitato una serie di timori che non avevo, in quanto lo stesso dottor Andreoli mi ha illustrato i possibili problemi che potrebbero insorgere nel caso in cui non mi operassi (per esempio crisi epilettica, perdita dell'uso degli arti dal lato sinistro) e mi ha sconsigliato di fare immersioni in attesa dell'intervento, senza precisare se potrò fare sub dopo l'intervento.

Ora ho timore a fare qualsiasi cosa da sola. Se avesse qualche suggerimento le sarei molto grata. Le allego il referto del dott. Andreoli per sua conoscenza. Grazie

 

Risponde il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:

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Risposta del dottor Longobardi:

Cara Sara, mi dispiace vivamente per il meningioma e, in particolare, per l'intervento che dovrai subire. È assurdo che, in seguito a una visita per idoneità all'attività subacquea, tu debba immaginarti "sul tavolo operatorio con il cranio perforato".

Eppure, l'esperienza acquisita in venti anni di pratica della medicina subacquea presso il Centro Iperbarico Ravenna e di formazione nel settore mi hanno insegnato che il subacqueo debba essere visto con un approccio olistico (dal greco "holos" cioè "tutto intero"). Ho visto vari subacquei che continuavano ad avere problemi dopo la chiusura della pervietà del forame ovale perché si era cercato (e trovato) solo lo shunt destro sinistro cardiaco.

Il percorso di diagnosi e terapia degli shunt, utilizzato presso il Centro Iperbarico Ravenna, cerca il "buco" o eventuali problemi a livello cardiaco, polmonare, addominale e cerebrale. La chiusura della pervietà del forame ovale viene consigliata solo qualora garantisca l'idoneità all'immersione, in assenza di altri danni.

Confermo la necessità che tu sospenda temporaneamente le immersioni e che ti sottoponga alla rimozione del meningioma. Oltre a quanto ti ha detto il dr. Andreoli, in rari casi il tumore benigno può degenerare in forma maligna. Contattami dopo l'intervento: ti dirò il percorso per il ritorno all'immersione nel 2011, più sicura di prima. In bocca al lupo! Pasquale

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