Blog Centro Iperbarico di Ravenna

Pervietà forame ovale (PFO): correlazione con l'emicrania?

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 10/ 10/ 2011

Nadia soffre da circa 11 anni di emicrania, anche di elevata intensità. Durante un esame medico ha scoperto di soffrire di pervietà del forame ovale (PFO), 

Ecco il suo messaggio:

Buongiorno dott. Longobardi. Anche se non pratico attività subacquea, mi rivolgo a lei per avere un suo parere su come procedere dopo aver scoperto di avere un difetto cardiaco congenito: il Forame Ovale Pervio (PFO). Ecco la mia storia.

Sono una donna di 44 anni e da circa 11 anni, dopo l'ultimo parto, soffro di emicrania con crisi frequenti (circa una al mese, in aumento in questi ultimi anni) e di elevata intensità che durano anche tre giorni, con nausea, vomito, fastidio alla luce e ai rumori. Ho avuto qualche miglioramento della frequenza delle crisi con l'assunzione del Laroxil e del Maxalt.

Il neurologo che mi segue mi ha consigliato di effettuare un ecodoppler transcranico. Questo esame ha evidenziato la positività per patologia microembolica da presenza di shunt destro-sinistro, di grado severo già basale (con la sola iniezione di mezzo di contrasto senza Valsalva, si registrano 147 macroaggregati a dx e 158 a sx con effetto a tendina e in parte a pioggia, che a un'ulteriore analisi spettrale/temporale vengono riconosciuti come segnali microembolici).

Successivamente ho eseguito l'ecocardiogramma colordoppler che ha confermato la presenza di Forame ovale pervio (" ... setto interatriale, che appare ben rappresentato, con saltuaria deflessione sinistro-convessa di circa 8 mm, senza evidente shunt al color doppler. Dopo iniezione di soluzione salina agitata in vena antecubitale destra si osserva passaggio di microbolle in atrio sinistro già in condizioni basali "). Su indicazione cardiologica ho eseguito RM encefalo e RM intracanica, risultata normale, e assumo la cardioaspirina.

Ho eseguito anche esami per ricerca mutazione MTHFR mutazione C677T (risultato : presente eterozigote), mutazione A1298c ( esito: presente eterozigote), mutazione Leiden (esito: assente), mutazione r2 (assente). Inoltre da circa cinque anni eseguo controllo ematologici ogni sei mesi per gammopatia monoclonale di incerto significato (MGUS) che rimane stabile. Da qualche anno, ciclicamente, assumo folati e ferro.

Spero di essere riuscita a dare un quadro abbastanza preciso della mia situazione e le chiedo un parere sull'opportunità o meno di un eventuale chiusura del forame. I medici che ho consultato non sembrano essere favorevoli a questo intervento, anche perché non sembra esserci la certa correlazione con l'emicrania. Sono molto confusa e anche preoccupata per eventuali altri problemi che questa patologia possa causare (ischemie, ictus). Attendo una sua valutazione ed eventualmente un consiglio riguardo struttura a cui posso rivolgermi nelle vicinanze di Torino, per un eventuale intervento.

La ringrazio per l'attenzione e per il tempo che mi dedicherà!

Nadia

 

Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, esperto sulla patologia, tipica della medicina subacquea. Per approfondimenti sui nostri servizi legati a questa branca della medicina clicca qui:

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