Come sanno bene i subacquei, ci sono diversi modi per calcolare la decompressione. Ma qual è il più sicuro?
Domenica prossima a Porto Ercole verrà condotta una sperimentazione scientifica che ha lo scopo di mettere a confronto due modelli di decompressione, quella che si basa sull’uso del computer (V-Planner) e quella che si basa su un modello mnemonico (Ratio Deco). Questo progetto di ricerca (il primo al mondo) coinvolge il CNR di Pisa, la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, l’Università di Bologna, l’Istituto IRCC De Bellis di Castellana Grotte di Bari e il Centro Iperbarico di Ravenna.
Il lavoro è parte integrante della tesi condotta da Stefano Brambilla (nell’ambito del Master della Scuola Superiore S. Anna di Pisa diretto da Antonio L’Abate) e coordinata da Pasquale Longobardi.
Per valutare quale dei due metodi per calcolare la decompressione è più sicuro domenica 10 aprile si immergeranno due gruppi di subacquei: tutti uomini di età compresa tra 27 e 51 anni che dovranno scendere a 60 metri con un tempo di fondo di 20 minuti. L’immersione avverrà all’isola di Giannutri nella zona dove si trova il relitto Nasim II. Tutti i subacquei si immergeranno con gli stessi gas di decompressione ma con due metodi diversi.
Alla fine della immersione il dr. Claudio Marabotti (cardiologo CNR) farà la rilevazione con ecocardiografia per vedere quante bolle si sono formate dopo l’immersione. Il professor Spisni (Università di Bologna) farà i prelievi del sangue per studiare le citochine (sostanze che favoriscono l’infiammazione). In pratica con questi due esami si è in grado di valutare e misurare quante bolle si formano e se queste bolle causano un danno. La valutazione statistica sarà compito di Gioachino Leandro (Istituto IRCC di Bari) ma per il risultato finale della ricerca bisognerà attendere settembre. A quel punto sarà finalmente scientificamente dimostrato quale metodo di calcolo è più sicuro. Intanto dell’argomento si parlerà a lungo nell’ambito della Argentario Technical Week, settima di eventi dedicata al mondo della subacquea che si aprirà il 9 aprile con una conferenza alla quale parteciperà anche il dr. Pasquale Longobardi.
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