Come cambia la sanità nell'era dei social network? E quanto dovrà cambiare ancora quando i pazienti saranno prevalentemente nativi digitali?
Alcuni dati di scenario si possono intuire dai risultati di una recente ricerca intitolata "L'informazione medico-scientifica nell’era digitale", realizzata da Eikon Strategic Consulting su Zzub, la più grande community di passaparola in Italia che evidenzia come l'85% dei giovani italiani utilizza internet per reperire informazioni di tipo medico-sanitario e informazioni scientifiche.
Dallo studio, realizzato su un campione composto prevalentemente di persone tra i 18 e i 35 anni, emerge anche un importante cambiamento di comportamento delle persone nella ricerca di informazioni sulla salute: solo il 48% degli intervistati considera affidabili le informazioni divulgate da stampa e radiotelevisione. I canali considerati più attendibili per acquisire informazioni medico-scientifiche sono invece i siti web di informazione scientifica (80%), i siti web delle associazioni mediche (80%) ed i siti web delle associazioni di pazienti (65%).
Oggi il ruolo del medico e del ricercatore sono dunque rafforzati rispetto a quello del giornalista scientifico: il 46% degli intervistati, infatti, legge il parere di un professionista e il 25% quello di un ricercatore. Soltanto l’8% sceglie invece le notizie divulgate dai giornalisti scientifici.
Internet rappresenta quindi un’importante strumento nel rapporto tra pazienti e dottori tanto che la mediazione della tecnologia sembra non ostacolare il rapporto ma, anzi, spesso l'informalità della rete lo rende più accessibile, diretto e umano.