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Il restauro dell’Oratorio Madonna di Pompei, un piccolo gioiello alle porte di Ravenna

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 24/ 10/ 2019

Ravenna, nella sua  storia, è stata  per ben tre volte capitale: dell'Impero Romano d'Occidente  (402-476), del  Regno degli Ostrogoti  (493-553) e dell'Esarcato Bizantino  (568-751). Questo luminoso passato è ricordato dai  grandi tesori architettonici di cui è ricca la città, alcuni dei quali sono famosi in tutto il mondo. Otto di questi complessi monumentali sono dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO: la Basilica di San Vitale (prima metà del VI secolo), il   Mausoleo di Galla Placidia  (prima metà del V secolo, post 426), la  Cappella Arcivescovile  (500 circa), la  Basilica di Sant'Apollinare Nuovo  (inizio del VI secolo), il Mausoleo di Teodorico  (520 circa), il  Battistero degli Ariani  (prima metà del VI secolo), il  Battistero Neoniano  (430  circa, decorato verso il 458) e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe  (consacrata nel 549).

Oltre a questi “pezzi” unici di ingegno umano, Ravenna nasconde tanti altri tesori, che purtroppo a volte giacciono dimenticati, forse molto meno importanti per valore architettonico e artistico, ma che comunque portano dentro le loro pietre un carico di significati e di storia della nostra amata città.

Uno di questi piccoli gioielli è l’Oratorio Madonna di Pompei. L’oratorio è nascosto in un angolo di  via Ravegnana, presso il ponte Assi. Da secoli pare posto lì a controllare quelle acque che tanti danni provocarono alla nostra città.

A porre l’attenzione sulla chiesina, negli ultimi anni erano stati alcuni residenti della zona, che avevano avviato una  petizione per il suo recupero, raccogliendo circa 2000 firme. Purtroppo però, sino a pochi mesi fa, mancavano i fondi per iniziare i lavori di restauro che sono quantizzati in euro 130.000,00. E così, grazie ad un’azione di crowdfunding, promossa dall’Assessore Massimo Cameliani del Comune di Ravenna, che ha coinvolto diverse ditte, sono iniziati i lavori di ristrutturazione per rendere di nuovo fruibile un piccolo gioiello di storia ravennate. Il progetto di restauro è affidato all’Architetto Paolo Focaccia.

Il restauro prevede: “una serie di interventi organici di consolidamento strutturale e conservazione delle membrature architettoniche, secondo criteri di conservazione, minor invasività e maggiore reversibilità possibili. Saranno necessari anche interventi di consolidamento in fondazione, agli alzati delle murature in laterizio e specialmente al tetto di legno. Bisognerà  risolvere i problemi legati al degrado di intonaci e pavimenti.  All’esterno verrà creato un  nuovo muretto di contenimento  della scarpata verso strada e ricostruita la scaletta di accesso, si prevede infine una  nuova pavimentazione  perimetrale per rendere più fruibile la piccola area circostante e una siepe di separazione per delimitarla meglio”.

Noi del Centro Iperbarico di Ravenna non possiamo che essere orgogliosi e onorati di poter contribuire al restauro della piccola chiesa, e a tal proposito ci piace ricordare una citazione di un grande Architetto: Renzo Piano, “Noi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti. E il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose. Articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme, e questo è un capitale enorme. E per questa italianità c'è sempre posto a tavola per tutto il resto del mondo.“

Per trovare l’inizio della storia dell’Oratorio Madonna di Pompei dobbiamo andare molto indietro nel tempo, e districarci fra notizie contrastanti. Se siete curiosi di approfondire e scoprire di più sulla storia dell’Oratorio e sulla nostra Ravenna vi lasciamo alla lettura di alcune pagine del dottor Filippo Trerè, autore della ricerca storica e della sua redazione: clicca qui per sapere di più.

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