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Tesi sulla documentabilità delle prestazioni vulnologiche: mi aiutate?

Scritto da Redazione Centro Iperbarico di Ravenna il 17/ 08/ 2010

Giuseppina, studentessa al master in vulnologia di Torino, ci scrive per chiedere informazioni relativamente alla tesi che vorrebbe scrivere sulla possibilità di documentare le prestazioni effettuare per la cura delle ulcere alla pelle. Ecco il messaggio:

Gentilissimo dottor Longobardi, sono studentessa al Master in Vulnologia presso il Corep di Torino, ormai alle prese con il lavoro di tesi. Le confesso che, involontariamente, lei mi ha suggerito l'argomento quando in aula ha sostenuto l'importanza della documentazione di quanto eseguiamo altrimenti "se esisti e non sai dimostrarlo .. sei un problema e finisci per non esistere!".

La ringrazio tanto perché ha messo a fuoco anche le motivazioni intrinseche per cui mi sono rimessa in pista con questo master. Vorrei veramente che gli sforzi finora sostenuti per far vivere questo ambulatorio vulnogico, portassero a qualche risultato.

In accordo con il mio tutor aziendale, ho pensato di fare una ricerca circa la possibilità di documentare le prestazioni che si effettuano, a partire da un progetto di cartella infermieristica vulnologica come strumento di lavoro e di governo clinico. Non so se le certificazioni variano da Regione a Regione, nelle realtà piemontesi che ho conosciuto ho scoperto che all'interno del Controllo di Gestione alcune ASL (non la mia!) hanno il G.R.C. (Gestione Relazioni con il Cittadino) che codifica per branche le prestazioni ambulatoriali estrapolate dal nomenclatore tariffario.

Vorrei arrivare a dimostrare che sono una risorsa... e non un problema! Se ha avuto la pazienza di leggermi si chiederà perché le scrivo? Perché vorrei chiederle dei suggerimenti circa questo lavoro un po' nebuloso. Vorrei far emergere l'esistente perché solo così può crescere, confrontarsi, migliorarsi! Non c'è rimedio: ho proprio la "forma mentis" della caposala! Grazie mille in anticipo, se potrà aiutarmi, e comunque grazie per aver avuto l'opportunità di conoscerla professionalmente. Cordiali saluti. Giuseppina Bellocchia

 

Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi.

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