La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Alberto, che grazie alle cure dello staff del Centro Cura Ferite Difficili (CCFD) del Centro Iperbarico di Ravenna sta guarendo da una ferita alla gamba che gli causava tanto dolore.
La nostra infermiera Alessandra Sasselli ha deciso di presentare il caso clinico durante la riunione di aggiornamento dello staff del CCFD.
Ecco il suo racconto:
Alberto è un uomo di 72 anni con una storia alle spalle molto complicata. Varie patologie lo hanno portato nel tempo ad avere delle lesioni degli arti inferiori con ricorrenti recidive. Anche questa volta si trova di fronte all’ennesima ferita; è da un anno che si medica da solo, ma la situazione non migliora, così decide di rivolgersi al Centro Iperbarico di Ravenna, visti i buoni risultati ottenuti in passato.
Alberto è un direttore di albergo e per lui è importante riuscire a guarire velocemente per poter tornare al suo lavoro, che gli dà tante soddisfazioni e che lo porta a stare di continuo in mezzo alla gente. Quando Alberto arriva presso il nostro Centro, la ferita peri malleolare si presenta veramente brutta e con esposizione tendinea.
La strada da percorrere è in salita. Sicuramente ci sarà un sacco di lavoro da fare ma grazie ai percorsi multi terapeutici, la tenacia e la forza di volontà di Alberto e del nostro staff, sarà più facile portarlo a guarigione.
Nonostante i molteplici fattori di compromissione quali diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemia, obesità, tabagismo attivo, aneurisma aorta addominale, scompenso cardiaco, lieve insufficienza renale cronica e varicosi superficiale con linfedema, non ci siamo persi d’animo e abbiamo iniziato il percorso di cura con lui.
Il percorso di guarigione della ferita alla gamba
Come prima cosa, abbiamo eseguito un tampone per verificare la presenza di batteri che potevano ostacolare la guarigione, e vista la pregressa osteomielite, lo abbiamo indirizzato prima dall’infettivologo, per capire quali fossero gli antibiotici giusti e poi dall’ortopedico, per capire se fosse presente una recidiva osteomielitica e se ci fosse indicazione per qualche tipo di intervento.
Dopo aver escluso l’osteomielite, Alberto ha eseguito un ciclo di antibiotici e medicazioni antibatteriche. Siamo riusciti ad applicare la terapia a pressione negativa (TPN) che associata all’Ossigenoterapia Iperbarica ci ha aiutato a stimolare i bordi della lesione, a gestire l’essudato e a rimuovere la fibrina più velocemente, così da preparare il fondo della lesione, per poi eseguire un innesto.
L’obiettivo è stato raggiunto; abbiamo applicato per 2 volte uno xenotrapianto di origine porcina che protegge la migrazione e la proliferazione delle cellule epiteliali, minimizzando anche il dolore al cambio di medicazione, poiché protegge i tessuti sottostanti.
Una volta posizionato questo innesto, il paziente può eseguire tutte le normali attività quotidiane, mentre il processo di guarigione procede indisturbato; non dimentichiamoci che Alberto è impegnatissimo per il suo lavoro in albergo e quindi ha potuto svolgere tutte le sue attività senza variare la sua routine!
Ringraziamo la nostra infermiera Alessandra per aver condiviso questa bellissima storia: non bisogna smettere mai di lottare!
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